Casa di Vetro

Di Tommaso De Zan

Difesa e sicurezza Ue
Enisa pubblica rapporto sulle nuove minacce cyber
L’agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione (Enisa) ha pubblicato il rapporto “2014 Threat Landscape”, dedicato alle attuali principali minacce alla sicurezza cibernetica e alla loro possibile evoluzione. Secondo il rapporto il 2014 è stato un anno di importanti cambiamenti nell’ambito della sicurezza cibernetica e questo non solo per l’evoluzione della complessità della minaccia, ma anche per gli importanti risultati ottenuti a livello di cooperazione internazionale, uno su tutti il primo “Cyber Dialogue” fra Ue e Usa tenutosi a Bruxelles nel dicembre 2014. La pubblicazione del rapporto annuale dell’Enisa è solo una delle attività dell’agenzia, creata per promuovere la collaborazione tra gli Stati membri nello sviluppo e nel rafforzamento della sicurezza delle reti informatiche.
Nuovo comandante per Eutm Somalia
Il Comitato politico e di sicurezza del Consiglio dell’Unione europea ha nominato Antonio Maggi, generale di brigata italiano, nuovo comandate della missione di addestramento dell’Ue in Somalia (Eutm Somalia). Maggi prenderà il posto del generale di brigata Massimo Mingiardi, in carica dal dicembre 2013. Avviata nel 2010, la missione ha come scopo il rafforzamento della sicurezza del paese, sia attraverso consulenze mirate al ministero della Difesa e al capo delle forze di difesa somale, sia attraverso l’addestramento delle forze armate del paese del Corno d’Africa. La missione, ora al terzo mandato, ha un budget complessivo di 11,6 milioni di euro per il periodo febbraio 2013-marzo 2015.
Nuova strategia Ue per fronteggiare lo Stato islamico
La Commissione europea e l’Alto rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, hanno annunciato la prima strategia europea per fronteggiare la crisi in Siria e Iraq dovuta all’avanzata dello Stato islamico nei due Paesi mediorientali. La strategia mira a coordinare le iniziative pianificate a livello Ue e da parte degli Stati membri e ha un budget per i prossimi due anni di 1 miliardo di euro. I fondi, destinati principalmente alla Siria e all’Iraq, andranno anche ai Paesi limitrofi quali il Libano, la Giordania e la Turchia. L’azione europea si concentrerà su una serie di misure e iniziative volte all’assistenza umanitaria, al controllo delle frontiere e al contrasto del terrorismo.
Nuovo capo missione per Eupol Afghanistan
La finlandese Pia Stjernvall è stata nominata nuovo capo della missione di polizia dell’Ue in Afghanistan (Eupol Afghanistan). La missione, prolungata dal Consiglio dell’Unione europea fino a fine 2016, è composta da esperti che offrono consulenza al governo afgano per il rafforzamento delle competenze della polizia civile, lo stato di diritto e il rispetto dei diritti umani. I tre obiettivi principali della missione sono la riforma del ministero degli Interni, la professionalizzazione delle forze di polizia e il rafforzamento della cooperazione tra giustizia e polizia.
Nuovo capo missione per Eupol Copps in Cisgiordania
Il francese Rodolphe Mauget è stato nominato capo della missione di polizia dell’Ue per i territori palestinesi (Eupol Copps). Nello specifico la missione mira ad assistere le autorità palestinesi nella costruzione delle istituzioni di polizia e di giustizia penale in Cisgiordania. Fanno parte della missione consiglieri di polizia ed esperti giuridici provenienti da tutti gli Stati membri dell’Ue, ma anche dal Canada, dalla Norvegia e dalla Turchia.
Estesa la missione Triton, stanziati nuovi fondi Ue per l’Italia
La forte pressione migratoria dovuta all’instabilità della sponda sud del Mediterraneo ha spinto la Commissione europea a offrire maggiore assistenza all’Italia: la missione Triton, inizialmente prevista con una durata limitata, sarà estesa almeno fino alla fine del 2015. La Commissione ha inoltre stanziato a favore dell’Italia 13,7 milioni di euro in fondi di emergenza. Nel periodo 2014-2020 l’Italia sarà il maggiore beneficiario dei fondi Ue per l’immigrazione e avrà a disposizione un totale di 310 milioni di euro del Fondo asilo, migrazione e integrazione e 212 milioni di euro del Fondo per la sicurezza interna. L’operazione Triton, nata alla fine del 2014 su richiesta dell’Italia, è coordinata da Frontex, l’agenzia europea per il controllo delle frontiere. Alla missione partecipano 21 Stati membri, i quali hanno messo a disposizione risorse umane e mezzi tecnici per un totale di 65 agenti distaccati e 12 assetti. Triton è solo uno dei progetti finanziati dalla Commissione per la gestione delle frontiere europee e dei fenomeni migratori: nel 2013 è stata istituita la Task force Mediterraneo con l’incarico di fornire raccomandazioni e identificare possibili misure operative concrete a breve e medio termine in ambito Ue; il progetto “Praesidium”, attivo in Sicilia e gestito dalle autorità italiane si occupa dell’accoglienza dei migranti provenienti dai Paesi del Nord Africa; infine, ulteriore supporto tecnico è offerto dall’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo.
Difesa Nato
Attiva la nuova Spearhead force Nato
A fronte dell’instabilità ai confini meridionali e orientali della Nato, i ministri della difesa dell’Alleanza atlantica hanno istituito la Spearhead force, una forza militare realizzata con lo scopo di rafforzare il sistema di difesa collettiva della Nato e caratterizzata da un alto livello di prontezza. Concordata in Galles durante il vertice del settembre 2014, il segretario generale Jens Stoltenberg ha dichiarato che la forza sarà costituita da una brigata di circa 5mila soldati, supportata da forze aeree, navali e dai reparti speciali. La Spearhead force potrà contare su due ulteriori brigate in caso di gravi crisi, raggiungendo una capacità di risposta di 30mila uomini. I ministri della difesa dei Paesi membri hanno inoltre deciso di stabilire sei unità di comando e controllo in Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia e Romania, in modo da garantire una risposta rapida e uniforme in caso di necessità su tutto il lato orientale dell’Alleanza.
Tommaso De Zan e Carolina Coradeschi

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