Difesa e sicurezza Ue
Direttiva su foreign fighters e rafforzamento frontiere
Nel quadro della risposta europea al contrasto del terrorismo, il Parlamento europeo ha approvato una direttiva volta a inasprire le pene per i reati di terrorismo, criminalizzando una serie di atti preparatori, quali formazione, reclutamento, incitamento e organizzazione di viaggi per finalità terroristiche, con un particolare intento di arginare il fenomeno dei combattenti stranieri e dei lupi solitari. Le nuove disposizioni aggiornano il quadro normativo risalente a 15 anni fa (2002/475/GAI) e, una volta approvata formalmente anche dal Consiglio, gli Stati membri avranno 18 mesi di tempo per procedere verso un aggiornamento della propria legislazione. È stata, inoltre, approvata una seconda direttiva, immediatamente esecutiva, che impone agli Stati membri di effettuare controlli sistematici e obbligatori a tutte le persone che transitano in entrata e uscita lungo le frontiere aeree, marittime e terrestri dell’Unione.
La Dichiarazione di Malta
A Malta, nell’ambito del Quadro di partenariato sulla migrazione, il Consiglio europeo ha ribadito l’importanza di contrastare le attività di transito e contrabbando lungo il Mediterraneo attraverso un approccio integrato che coinvolga le autorità libiche e dei Paesi situati lungo la rotta e i partner internazionali. In tal senso, il Consiglio ha sostenuto il Memorandum d’intesa Italia-Libia relativo alla gestione dei flussi migratori, la lotta contro l’immigrazione clandestina, il miglioramento del sistema di controllo delle coste libiche e dei confini terrestri meridionali, nonché la formazione, l’equipaggiamento e il supporto per la guardia costiera nazionale libica e per le altre agenzie pertinenti.
Accordo di cooperazione tra Ue e Afghanistan
L’alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente della Commissione europea, Federica Mogherini, ha siglato con il ministro delle Finanze dell’Afghanistan, Eklil Hakimi, un Cooperation agreement on partnership and development (Capd), alla presenza del presidente afghano, Asharf Ghani, in direzione del rafforzamento del rapporto di cooperazione nelle aree di: human development, anti-corruzione, state building, stato di diritto e cooperazione per i flussi migratori.
Prolungamento misure restrittive Bielorussia
Il Consiglio dell’Unione europea ha deciso di prolungare per un anno – fino al 28 febbraio 2018 – le misure restrittive contro la Bielorussia. Le prime sanzioni dell’Ue contro lo Stato risalgono al 2004 e comprendono l’embargo di armi, il congelamento degli asset e divieti di ingresso nei confronti di quattro persone connesse alle scomparse rimaste tuttora irrisolte di due oppositori politici, di un imprenditore e di un giornalista tra il 1999 e il 2000.
La Spagna entra nell’Eu satcom market
La Spagna è entrata a far parte dell’Eu satcom market. È il 22º membro dell’Ue a partecipare a quest’iniziativa lanciata nel 2009 dalla European defence agency (Eda) e il cui obiettivo consiste nel fornire soluzioni innovative e flessibili per le comunicazioni commerciali satellitari. A gennaio 2017 anche l’Estonia aveva aderito a quest’iniziativa.
Eda completa con successo l’Hy-mup
La European defence agency (Eda) ha completato con successo il progetto di ricerca intitolato “Hybrid manned unmanned platooning (Hy-mup)”. L’obiettivo principale era dimostrare che è possibile coordinare e operare unmanned ground systems con veicoli guidati da esseri umani. Il progetto è stato finanziato da Francia e Germania.
Nuovo simulator training program per l’Eda
La European defence agency (Eda) ha lanciato un nuovo progetto su “Medium altitude, long endurance (Male), Remotely piloted air system (Rpas) Training technology demonstrator (Ttd)” per fornire fino a nove “networked procedural trainers” per la European Male Rpas Community, nata nel 2014 al fine di facilitare la condivisione di informazioni e la cooperazione in questo dominio.
Difesa Nato
Iniziato addestramento Nato per le truppe irachene
È partito il programma addestrativo, di consulenza, supporto alle attività di civilmilitary planning e legate all’assistenza medica a favore delle truppe irachene condotto da 30 militari dell’Alleanza atlantica. Il programma è stato ufficializzato in occasione della riunione dei ministri della Difesa della Nato del dicembre 2016 in base alla richiesta del governo iracheno avanzata a inizio 2016 e ribadita nell’ambito del Summit di Varsavia. Dall’aprile 2016 la Nato ha formato 350 ufficiali iracheni in Giordania, anche nel più ampio ambito del rafforzamento della cooperazione in settori come la difesa cibernetica e il counter-Ied, Improvised explosive devices. In passato, dal 2004 al 2011 la Nato è stata operativa nel Paese per una training mission a favore di 15mila uomini.
Il governo libico chiede assistenza alla Nato
Nell’ambito dell’incontro tra il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, e il primo ministro libico, Fayez al-Sarraj, presso gli headquarter dell’Alleanza atlantica, quest’ultimo ha avanzato una richiesta ufficiale di assistenza. Il segretario generale ha commentato positivamente l’impegno della Libia contro lo Stato Islamico e ha sostenuto che la richiesta verrà discussa in seno al Consiglio per valutare l’opportunità di supportare la Libia nella creazione di un moderno ministero della Difesa, di un joint staff e di servizi di intelligence sotto il controllo civile, nonché la possibilità di fornire assistenza all’Unione europea al fine di migliorare e potenziare la marina e la guardia costiera libica.
Costituito a Napoli l’hub antiterrorismo
Presso il Comando congiunto interforze di Napoli verrà costituita una cabina di regia, il punto di raccordo, snodo e collegamento per le operazioni dell’Alleanza atlantica nel Mediterraneo e le informazioni sui Paesi di crisi (dalla Libia all’Iraq) in chiave di contrasto del terrorismo. La decisione è stata assunta nell’ambito della ministeriale Nato di febbraio sulla base della proposta italiana dell’operazionalizzazione del Framework per il Sud.