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I grandi giochi di cyber-war
Strateghi militari e ingegneri informatici sono stati impegnati nella “più grande simulazione” di guerra informatica mai avuta finora. La Locked Shield, una delle più imponenti simulazioni di cyber defense al mondo si è svolta dal 22 al 23 aprile presso il Nato cooperative cyber defence centre of excellence di Tallin in Estonia e ha coinvolto 16 Paesi per un totale di 400 persone, divise nella classica formazione militare red&blue team.
In particolare, il war-game si è concentrato sull’individuazione di target nazionali sensibili ad attacchi informatici. Attraverso l’attacco e la difesa degli obiettivi strategici si è voluto mettere sotto stress le infrastrutture critiche dei vari Paesi “Atlantici”. Attraverso la simulazione, oltre al chiaro intento militare diretto agli Stati confinanti (in particolare la Russia) si è voluto anche lanciare un messaggio ai decisori politici dei Paesi che compongono l’Alleanza atlantica, sottolineando la sempre maggiore rilevanza strategica assunta dal cyber-space nelle questioni legate alla sicurezza nazionale. Non è un caso se, dall’ultimo summit della Nato tenuto in Galles il 4 e 5 settembre 2014 è emersa la consapevolezza politica che l’applicazione dell’art. 5 potrebbe essere estesa anche in caso di un attacco informatico.
La rilevanza assunta dallo spazio cibernetico negli “affari di Stato” si può intuire anche negli ultimi accordi siglati tra Stati Uniti e il Regno Unito. In particolare, Barack Obama e David Cameron, lo scorso gennaio, hanno firmato un accordo bilaterale per una special relationship sul fronte della cyber-security. I governi hanno accettato di finanziare il progetto Fulbright cyber ​​security award: un’occasione, per gli studiosi più brillanti di entrambi i Paesi, di condurre una ricerca sulla sicurezza informatica. La prima fase è prevista per l’anno accademico 2016-17. Inoltre, il laboratorio di Intelligenza artificiale del Mit di Boston ha invitato l’Università di Cambridge a partecipare a una simulazione denominata non a caso Cambridge vs Cambridge, che ha come scopo finale una hackthon, una maratona-sfida sulla sicurezza informatica. Questo concorso è destinato a essere solo il primo di molte simulazioni che coinvolgeranno i migliori atenei a livello internazionale riguardo la cyber-security. Come si legge dal comunicato ufficiale della Casa Bianca: “l’obiettivo è quello di rafforzare la ricerca accademica sui temi legati alla sicurezza informatica in entrambi i Paesi per rafforzare le nostre difese informatiche”.