Food for Flight

Di Gregory Alegi

La spia mangia liofilizzato

Polenta con formaggio e pancetta, pesche, pollo alla King, patate arrosto con pancetta, salsa di mela alla cannella, manzo alla Stroganoff: così recitava nell’agosto 2015 il menu dei piloti dell’U-2, l’aereo-spia americano creato nel 1955 da Kelly Johnson, ma ancora insostituibile nell’era dei droni. L’U-2 divenne famoso il 1 maggio 1960 quando il maggiore Gary Powers fu abbattuto durante l’ennesima ricognizione clandestina sull’Unione Sovietica, autorizzata con riluttanza dal presidente Eisenhower sotto la pressione di quanti non volevano attendere l’entrata in servizio dei primi satelliti. Macchina straordinaria dal punto di vista tecnico – una sorta di aliante a reazione, in grado di volare fino a 12 ore a oltre 20.000 metri di quota – l’U-2 ha il suo punto debole nell’uomo. Non tanto per la notevole difficoltà di pilotaggio, ma perché la lunga durata dei voli ne mette a dura prova la resistenza. Indossata una tuta pressurizzata quasi da astronauta, rinchiuso in uno stretto abitacolo che ne limita i movimenti, esposto al rischio di embolia, il pilota deve poter svolgere le sue funzioni corporali, bere e mangiare. O piuttosto idratarsi e nutrirsi. Già, perché qualunque cosa compaia sul menu è comunque ridotta a una poltiglia semiliquida contenuta in tubetti metallici, talvolta scaldati elettricamente. Per mangiare, il pilota vi infila una sorta di cannuccia che, a sua volta, entra in un apposito foro del casco. Schiacciando il tubetto, il manzo (o la polenta!) risale la cannuccia e arriva in bocca. Qualsiasi sia il piatto prescelto, ci sono due elementi che non cambiano mai. Il primo: escluse le bevande gassate e gli alcolici, per mandarlo giù ci sono solo acqua o Gatorade. Il secondo: per aiutare il pilota a restare sveglio nei voli più lunghi, spesso viene aggiunta della caffeina. «È una gara di sopravvivenza tra te e il jet», dice senza scherzare troppo il pilota collaudatore Greg Nelson, «e non vuoi che vinca il jet».

Manzo alla Stroganoff

Ingredienti: 500 g di polpa di manzo (o filetto), 250 g di cipolle, 250 g di funghi champignon, 50 g di burro, 50 g di panna acida, 4 cucchiai di passata di pomodoro, mezzo bicchiere di vodka, farina q.b., prezzemolo tritato q.b., sale q.b., pepe q.b.

Preparazione: affettare finemente le cipolle e farle appassire in metà del burro. Aggiungere i funghi affettati, il prezzemolo e cuocere tutto per 10 minuti. A parte, rosolare nel restante burro la carne tagliata a striscioline e infarinata, sfumare con la vodka e portare a cottura. Regolare di sale e pepe. Aggiungere alla carne le verdure, panna acida e passata. Cuocere ancora qualche minuto per amalgamare bene. Servire ben caldo.

Con Francesca Garello