Il mistero delle pesche scomparse
“Scaricate le pesche”, disse il ministro. “Le pesche?”, rispose con sin troppa solerzia il tenente colonnello Longo. “Sì, le 24 casse di pesche imbarcate a Orbetello”, aggiunse Balbo. “Quelle di cui ci ha fatto omaggio il mio vecchio amico Pareschi, direttore generale dei consorzi agrari”. “Ah, quelle…”. “Frutta stupenda, dei più noti produttori romagnoli”. “Già…”. “Ne faremo dono agli islandesi, che ci hanno accolti in modo tanto espansivo e simpatico, ma che la frutta non sanno cosa sia”. “Vado subito a dare disposizioni, generale” disse Longo uscendo con passo fin troppo veloce.
Balbo tornò a leggere telegrammi, radiomessaggi e dispacci d’agenzia. Dall’Hotel Borg al porto bastavano pochi minuti d’auto. All’improvviso, una voce lo strappò alle carte. “Ecco le pesche, generale”. “Ottimo” disse compiaciuto, alzando gli occhi sulle tre casse portate da altrettanti avieri. “Quando arrivano le altre?”. “Veramente sono tutte quelle che abbiamo trovato…”, gorgogliò una voce spegnendosi rapidamente. “E le altre 21?”, sibilò Balbo. “Si sono rovinate, eccellenza”, intervenne Longo. “Il lungo viaggio. Il caldo. Erano diventate brutte e le abbiamo dovute buttare”. “Rovinate?”. “Sì…”. “Buttate?”. “Solo queste tre sono in condizioni adatte a un regalo. Mi creda, eccellenza…”. Balbo lo fissò con occhi di fuoco. “Sta bene. Offrite una cassa al primo ministro, una al sindaco e la terza ai bambini, che non l’hanno mai vista. Subito! Prima che si guastino anche queste!”.
Longo si precipitò in corridoio così in fretta che quasi sbatté contro il capitano Biseo. “Com’è andata?”. “Malissimo. Ha capito tutto. Sembrava contare quante pesche contiene una cassa e dividerle per gli equipaggi. Abbiamo fatto la figura di Eva con la mela…”. “Ci punisce?”. “Per fortuna ha altro a cui pensare”. “Allora andiamo dalla biondina che sai… Quanti baci varranno un chilo di pesche?”.
Ingredienti: una pesca per ogni persona, 150 gr. di zucchero, 250 gr. di lamponi freschi, gelato alla vaniglia qb
Esecuzione: Immergere le pesche intere nell’acqua bollente per due minuti, poi pelarle delicatamente. Aprirle, eliminare il nocciolo, spolverarle con poco zucchero e tenerle in fresco. Cuocere i lamponi con lo zucchero per pochi minuti, poi passarli attraverso un colino per eliminare i semi sino a ottenere un purè. Disporre due mezze pesche per ogni persona su un piattino con il taglio verso l’alto, riempire la cavità con il gelato e coprire con il purè di lamponi. Servire subito
Con la partecipazione di Francesca Garello