Bistecche al postbruciatore
Una piuma rossa, lunga e velocissima, accelerò davanti a loro, impennandosi e salendo quasi verticale per trasformarsi in una palla e scomparire nella notte toscana. Neppure il tempo di riprendere fiato e un’altra fiamma si lanciava lungo la pista, con il rumore assordante del postbruciatore. “Il suono della libertà”, cercai di dirle, indicando l’adesivo sul paraurti della macchina. Ma il rombo tridimensionale affogava ogni tentativo di conversazione e si avviarono verso l’hangar del IX Gruppo, attraversando l’odore acre del cherosene bruciato. “Insomma, sarebbero questi i famosi notturni?”, disse lei, non del tutto convinta. “Beh, sì”, disse lui. “F-104 che decollano di notte, a caccia di stelle, come vuole il loro nome”. Sul prato c’era forse una dozzina di persone in tutto, per lo più piloti e specialisti in tuta, più qualche giovane donna, una delle quali teneva in braccio una bambina che piangeva per lo spavento che chiamava “Papà! Papà!”.
“E poi?” “E poi, finita la missione, tornano e si mangia tutti assieme”. Avvicinandoci al bar in linea di volo, si sentiva sempre più forte il profumo della brace, che alla fine coprì tutti gli altri. Sforzando gli occhi, s’intravedevano in sequenza il bagliore della griglia, il maresciallo che curava il fuoco e un grande mucchio di bistecche. “Ma quando si mangia?”, chiese guardando l’orologio. “Non è che dobbiamo aspettare mezzanotte?”. “Ma no. Lo Starfighter ha pochissima autonomia”. “Avrei dovuto immaginarlo che la spiaggia vicino l’aeroporto nascondeva una fregatura”, ribatté senza neppure ascoltare la mia risposta. Per fortuna lo Starfighter aveva davvero poca autonomia. Gli aerei ricomparvero in un tempo brevissimo, annunciati dal solo rumore, e rullarono velocemente fino al piazzale. I tettucci si aprirono. I piloti scesero. La bambina riabbracciò il padre. La carne maremmana e il Morellino fecero il resto. “Ma li fanno anche domani, i notturni?”, chiese lei.
Bistecca alla griglia
Ingredienti (a persona): 1 costata di manzo di circa 200 gr oppure 1 medaglione di filetto di circa 150 gr.
Per la marinatura: 2 spicchi d’aglio, una bella spolverata di pepe, due rametti di rosmarino, mezzo bicchiere di birra, 4 cucchiai di olio di oliva, 4 cucchiai di succo di limone, 4 cucchiai di miele
Preparazione: Mescolare gli ingredienti della marinatura, immergervi la carne, coprire con pellicola da cucina e lasciare almeno due ore a temperatura ambiente. Sgocciolare bene, asciugare con carta da cucina, grigliare su una griglia molto calda per circa 2-4 minuti per lato (a seconda del grado di cottura desiderato) e spennellare con la marinatura avanzata. Salare a cottura ultimata e servire subito.
Con Francesca Garello