Food for flight

Di Gregory Alegi

Tartaruga vecchia fa buon brodo
«L’ho presa!», disse il tenente dei marines mostrando orgoglioso la tartaruga all’altro marine e al sottotenente di vascello Giancarlo Garello che in quello sperduto angolo della Florida affrontava con loro il corso di sopravvivenza. «Adesso ce la facciamo in brodo», disse Garello, tenendo per sé i dubbi su come diavolo si preparasse un brodo di tartaruga.
Il corso, propedeutico al corso di pilota militare, insegnava come non farsi catturare nell’attesa di essere recuperati in caso di caduta in territorio ostile. I frequentatori avevano a disposizione poco più che coltello e pistola. Gli istruttori li avevano ammoniti a non tentare di portarsi dietro viveri nascosti. Per maggior sicurezza gli allievi italiani – tutti ufficiali di Marina destinati ai reparti antisommergibili – erano stati separati. Va bene fare squadra per evitare la cattura, ma si sa che gli italiani hanno la tendenza a barare. Quindi, meglio abbinarli agli irreprensibili americani.
La zona umida tutt’intorno mescolava serpenti, alligatori e altri pericoli da evitare o cacciare. Sparare a un animale, accendere un fuoco e mille altre cose che potevano rendere più comoda la fuga si trasformavano in altrettante potenziali tracce per la squadra di ranger che alle loro spalle interpretava con impegno il ruolo di inseguitore.
Così, un po’ per prudenza e un po’ perché nella realtà gli animali selvatici sono molto più difficili da acchiappare di quanto non dicesse il manuale di sopravvivenza, il corso si era trasformato in una sorta di cura dimagrante accelerata. Almeno finché il caso non aveva messo sul loro sentiero quella succosa tartaruga, facile da acchiappare e pronta da cuocere.
«Lascia andare la tartaruga», disse il marine.
«Ma … veramente … un brodino ci starebbe proprio bene,» obbiettò Garello con l’acquolina in bocca.
«Lascia andare la tartaruga,» ripeté il marine. «Con questa roba faremo prima con risultati migliori,» aggiunse con un gran sorriso indicando le bustine di dadi da brodo ben nascoste sotto la tutta.
La tartaruga tirò un sospiro di sollievo e riguadagnò la foresta, dove probabilmente vive nascosta ancor oggi.
Ingredienti
800 gr di polpa di manzo mista
1000 gr di altra carne mista
3 litri di acqua
5 chiodi di garofano
4 foglie di alloro
3 bacche di ginepro
2 cipolle piccole
2 carote
2 coste di sedano
sale grosso a piacere
pepe in grani a piacere
Esecuzione
Pulire le verdure. Steccare le cipolle con i chiodi di garofano, “inchiodando” le foglie di alloro, e
mettere il tutto in acqua fredda in una grande pentola. Aggiungere la carne e le altre spezie. Salare, portare a bollore e far bollire lentamente per 2-3 ore. Estrarre la carne (da servire come bollito), filtrare e far raffreddare. Mettendo la pentola in frigo, il freddo solidificherà il grasso in superficie e si potrà toglierlo con un cucchiaio.