Arriva Airlander, la balena dei cieli
L’estate ha portato sulla scena internazionale un nuovo soggetto: Airlander, “qualcosa” che riassume in sé un aereo cargo, un elicottero e un dirigibile. La società inglese Hybrid Air Vehicles ha lanciato, con un primo volo di prova il 10 duplicato il 24 (quest’ultimo test terminato con un incidente nella fase di atterraggio, ndr), la nascita di un ibrido dei cieli capace di restare in volo, grazie all’elio che lo sostiene, per giorni (settimane nelle versioni potenziate), che parte e atterra dappertutto (acqua inclusa) senza la necessità di aeroporti. Airlander è poco rumoroso, ha ridotti costi di carburante ed è adatto sia al trasporto di carichi molto pesanti sia a operazioni di osservazione e ricerca, fondendo le caratteristiche tecnico-operative integrate di differenti velivoli. Esteticamente questa “balena dei cieli” è bruttina, ma piena di soluzioni tecnologiche di avanguardia che, unite, ne fanno un piccolo-grande gioiello. Ricorda due dirigibili accoppiati con una forma piuttosto allungata a sezione ellittica: questa scelta permette di sollevarsi in pochi metri e volare con un’ottima risposta fluidodinamica che consente ridotti consumi e operatività virtualmente in ogni condizione meteo.
Il modello iniziale, Airlander 10, è costituito da un involucro in fibra lungo 92 metri, largo 42,5 e alto 26 che contiene 38mila metri cubi di elio. Una cabina, posta al centro del velivolo, ospita un pilota e un navigatore. Intelligente è la scelta motoristica: i quattro motori, turbo-diesel a iniezione da 4 litri V8, sono collocati due in coda e due ognuno su un lato della struttura. I primi servono unicamente per la spinta, mentre quelli esterni, capaci di ruotare di 360 gradi, permettono il controllo verticale di decollo e atterraggio su ogni tipo di superficie grazie a due “pattini” pneumatici. Ogni singolo volo ha una durata massima di cinque giorni a una quota di crociera di 16mila piedi con una velocità di 80 nodi, cioè con circa 17.700 km percorribili. Airlander 10 pesa 20 tonnellate ed è capace di trasportare sino a 10 tonnellate di payload. I test continuano con regolarità prefigurando grandi potenzialità per un veicolo multiruolo con capacità di trasporto mai raggiunte sino a oggi da nessun aereo, con il vantaggio “verde” di ridotto impatto sonoro e inquinamento. La società ritiene di essere pronta entro due anni per il mercato che stima intorno ai 50 miliardi di dollari. In parallelo, i tecnici si stanno applicando a realizzare una seconda versione, Airlander 50, quattro volte più grande della versione 10, più veloce, capace anche di trasportare 50 passeggeri e con una capacità di carico fino a 60 tonnellate a una quota di crociera di 10mila piedi. La sfida al mercato è lanciata: staremo a vedere molto presto i risultati.