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Il padre del P180
Alessandro Mazzoni
“Aveva la visione che il progettista ha delle cose, studiato a fondo il progetto, era convinto della sua realizzazione grazie al coraggio di rischiare per giungere a soluzioni nuove e così è stato”. Sono queste le parole con cui viene commemorato l’ingegner Alessandro Mazzoni, il “padre” del P180. Nato a Firenze il 23 Agosto 1931, sin da giovane l’aeronautica fu la sua passione. Conseguì la laurea in Ingegneria aeronautica presso il Politecnico di Milano nel 1957 e lo stesso anno iniziò a lavorare a fianco di pilastri tecnici della Piaggio quali gli ingegneri Casiraghi e Faraboschi, dei quali raccolse l’eredità e spinse l’innovazione a concepire un nuovo tipo di geometria aerodinamica. “Quando neolaureato arrivai in Piaggio nel 74 lui era già direttore tecnico, ma non teneva le distanze anzi, era una persona con cui si poteva parlare. Una cosa che non dimenticherò mai: la sua capacità di coinvolgere un gruppo eterogeno di persone nel progetto, trascinando con il suo entusiasmo tutti i suoi collaboratori”. Lo ricorda così l’ingegner Filippi. “Piaggio è sempre stata più che una ditta, una grande famiglia e a tutti noi che abbiamo partecipato a quel progetto, è rimasto oggi un profondo senso di orgoglio e di appartenenza al gruppo”. Veniva infatti alla luce il velivolo che è passato alla storia dell’aviazione italiana, vero e proprio successo del made in Italy nel mondo. Verso la fine degli anni 70 Mazzoni ebbe l’intuizione vincente di un velivolo a tre superfici portanti e il coraggio di rischiare questa configurazione inesplorata, riconosciutagli dal brevetto internazionale nel 1988. Un suo collaboratore diretto ricorda le notti passate alla galleria del vento a Finale: “abbiamo passato dei periodi duri ma ricci di soddisfazioni. Migliaia di ore alla galleria del vento, visto la sua portata innovativa rispetto agli altri velivoli della stessa categoria, la ricerca e la sperimentazione erano 4 volte superiori. Per la prima in Italia sono state portate avanti delle prove in galleria del vento a un livello di sperimentazione e di precisione che nessuno finora aveva mai raggiunto”. Durante le prove in galleria del vento della Boeing a Seattle i tecnici che hanno assistito sono rimasti entusiasti del comportamento del velivolo. Il p180 era riuscito a stupire anche chi aveva visto passare progetti da tutto il mondo. Alla Piaggio non si potrà dimenticare il 20 agosto 1986: giorno del primo distaccamento da terra del P180. Trattandosi di velivolo innovativo, ogni risultato rappresentava una novità assoluta, verificata prima teoricamente e poi con le prove di volo. Alla fine del 1990 l’ing. Mazzoni lasciò la Piaggio per fondare una sua società di progettazione aeronautica, Etruria Technology, con la quale progettò il velivolo Vagabond. Dalla scrivania del suo ufficio Mazzoni passava alla scrivania di casa, perché la progettazione di velivoli non era soltanto un mestiere ma la passione di una vita.