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Una donna da record in mongolfiera

Donatella Ricci, pilota e istruttrice di volo
Donatella Ricci, pilota e istruttrice di volo

Con 27.556 piedi (circa 8.400 metri) ha battuto il record mondiale di quota raggiunta in autogiro l’8 novembre 2015. Program manager nel programma NH90 di Leonardo e pilota di mongolfiera prima, di autogiro, aeroplano ed elicottero poi. È Donatella Ricci, una vita e una professione dedicate al volo. “Volare è un’attività magnifica e se ci si appassiona a staccare l’ombra da terra, tutto il resto si ferma a terra, dandoci la possibilità di poter cambiare il punto di vista delle cose”. Davvero speciale è l’esperienza in mongolfiera: un volo silenzioso, affascinante nel suo genere. Imparare a lasciarsi portare dal vento, confidando soltanto nelle proprie capacità di trovare un adeguato posto per l’atterraggio, non è cosa da poco. Ma questo volo è anche fatica, dato che ogni volta la mongolfiera (cesto, bombole, bruciatore e involucro) va scaricata dal carrello con cui la si trasporta, montata e poi gonfiata. Donatella è anche vice presidente dell’Ada, Associazione donne dell’aria, e il suo obiettivo è promuovere il volo al femminile il più possibile e in ogni sua forma. “Dimostrare che nel volo non ci sono differenze. Nel nostro club, ogni volta che arriva una persona interessata a fare un corso, cerchiamo di coinvolgere anche la compagna. Riuscire a fare condividere una passione crea sempre atmosfere più sane e coinvolgenti. Il sogno è trovare degli sponsor per supportare anche economicamente le giovani donne che vogliono avvicinarsi al volo. Non è detto che, piano piano, non ci riesca”.

Dopo la mongolfiera Donatella ha incontrato l’autogiro “una macchina magnifica e molto sicura, con cui volo da più di 10 anni. Arrivare a fare il record con una macchina completamente Italiana, costruita in Italia dai Magni di Varese, una famiglia che da sempre li costruisce, è stata una grande soddisfazione. Togliere il record mondiale a un americano, farlo in territorio Italiano e conquistarlo da donna, è stato poi il massimo”. Per giungere al record del 2015, le sfide da vincere e gli ostacoli da battere sono stati tanti: “La macchina così come il mio corpo e la corretta gestione della salita, sono state cose che abbiamo migliorato di salita in salita, superando noi stessi e i nostri limiti in ogni volo. È stato un incredibile lavoro di squadra, compiuto in circa 9 mesi. Solo così sono stata capace di abituarmi a temperature estreme come i -48° incontrati in una salita e solo così sono stata in grado di portare un motore che abitualmente si ferma a 15mila piedi, a quasi il doppio. È stato il lavoro costante per mesi che mi ha dato la forza e la capacità di superare davvero me stessa e di arrivare dove nessuno era mai arrivato”. E alle donne che vogliono trascorrere più tempo possibile tra le nuvole Donatella invita a seguire la propria passione e a dare fiducia al proprio sogno. “Chi ha questa passione è una persona fortunata, anche se non se ne rende conto”.