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Gli aeroplani storici tornano a volare

Andrea Rossetto, controllore del traffico aereo, pilota e restauratore di aeroplani storici
Andrea Rossetto, controllore del traffico aereo, pilota e restauratore di aeroplani storici

Per colazione riviste di aeronautica. Nasce così la passione per il volo in Andrea Rossetto, classe 1975, non “figlio d’arte” ma con il gene per l’aeronautica ereditato dal padre, da sempre appassionato di aerei e paracadutista durante il servizio di leva. Il primo volo a 12 anni con un deltaplano a motore e da quel momento ha cercato di indirizzare il suo futuro con un unico obiettivo. Si iscrive all’Istituto tecnico aeronautico statale di Forlì, all’epoca era possibile infatti ottenere il brevetto presso alcune scuole superiori, così nel ’90 ha cominciato a volare e nel ’94 ha conseguito la licenza di pilota privato. Una volta diplomato, come tanti altri ragazzi ha iniziato a tentare i concorsi per diventare pilota dell’Aeronautica militare… ma l’esame di matematica ha infranto i suoi sogni. Nel frattempo parte per il servizio militare come paracadutista della Folgore seguendo le orme di papà e, contemporaneamente, vince il concorso come ufficiale di complemento in AM. A Pratica di Mare segue il corso per diventare controllore del traffico aereo, per poi essere destinato al 51° stormo di Istrana. Dopo la stimolante parentesi in Aeronautica, si congeda per entrare in Enav dove svolge tuttora l’attività di Controllore radar di Regione presso il centro di controllo di Padova.

Tutto ciò che riguarda un oggetto volante in aria comporta sfide, e quella principale per un controllore del traffico aereo è rimanere sempre concentrati: mentre il pilota è responsabile del suo velivolo e dei passeggeri a bordo, le autorizzazioni che impartisce un controllore ai velivoli e ai piloti riguardano migliaia di persone, visto che nei momenti di punta possono avere in contatto circa 20 aeroplani. Gestire tanti aeroplani mantenendo sempre elevato il livello di sicurezza è la prova più ardua. Il più grande amore, gli aeroplani storici: “Al di là del lavoro che mi appassiona tantissimo, il volare anche nel tempo libero e l’amore per gli aeroplani storici fanno sì che la mia vita sia a 360° improntata al volo”. Con un gruppo di amici spinti dalla stessa passione, Rossetto fonda nel 2004 l’Historical Aircraft Group: una sorta di club per appassionati di aeroplani storici, altra sua grande passione. “All’inizio eravamo 6 amici, oggi siamo più di 200 soci: la più grande associazione nazionale, di cui sono presidente dal 2011”. Nel 2009 decide di restaurare il “macchino”, l’Aermacchi MB308 I-NCOM, lavoro per il quale la Federazione aeronautica internazionale gli assegna il prestigioso “diploma Phoenix” per la qualità e l’accuratezza del restauro.

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Altra soddisfazione nel 2013: il velivolo vola al Salone di Parigi le Bourget ospite di Finmeccanica per celebrare i 100 anni di Alenia/Aermacchi. “L’anno scorso ho portato a compimento, dopo 5 anni, il restauro di un velivolo americano del ’61 – un Cessna O-1G Bird dog, impiegato sia nella guerra di Corea sia in Vietnam nel 1968 – e dopo varie ricerche sono riuscito a risalire alla mail del pilota dell’epoca che, sbalordito dal progetto, è giunto in Italia per volare di nuovo sul suo aeroplano insieme a me”.