Mappe online del crimine
Una nuova generazione di strumenti per l’analisi e la previsione dei crimini sta cambiando profondamente la natura e le modalità d’azione delle Forze dell’ordine e, di riflesso, la nostra sfera privata, determinando involontari esperimenti di ingegneria sociale, che stanno progressivamente ridefinendo il nostro sistema di comportamenti. Al cuore di questi avanzati apparati, di cui fanno uso oltre 60 dipartimenti di polizia fra Europa e Stati Uniti, vi sono gli algoritmi che analizzano i dati raccolti. Secondo diverse ricerche i risultati sono controversi. Questo perché, da un lato la polizia comprensibilmente non è disposta a rivelare in dettaglio modalità e risultati delle proprie azioni, dall’altro è alquanto arduo sviscerare il funzionamento degli algoritmi, che per lo più appartengono a società private. Insomma, è difficile sapere cosa c’è nella “scatola nera”. Per comprendere lo straordinario potenziale delle analisi predittive applicate alla criminalità è interessante il caso di CrimeRadar, una piattaforma in open source, elaborata dall’Istituto Igarapè di Rio de Janeiro, basata su algoritmi che analizzano i vari reati rilevati in città (oltre 14 milioni dal 2010 a oggi). Di facile utilizzo, basata sull’Api (Application programming interface) di Google Maps, è a disposizione di ogni cittadino. Sulla base della propria posizione, scegliendo la funzione “futuro” si attiva una mappa interattiva della città ad alta risoluzione, sulla quale sono indicate le varie aree in cui è probabile saranno commessi crimini, suddivisi per categorie (con una scala crescente di colori da verde a rosso), mentre digitando la funzione “passato” compare il quadro storico della loro distribuzione geografica. In una metropoli di circa 6 milioni di abitanti di cui mille vengono uccisi ogni anno (il doppio dell’intero Canada) è importante sapere che marzo è il mese in cui si commettono più delitti, i momenti più pericolosi della settimana sono il lunedì intorno alle ore 16, il venerdì e il sabato durante la notte, così come lo è verificare se mi trovo in una zona pericolosa e a rischio per determinati tipi di crimine. Tutti questi elementi orienteranno la mia scelta su dove andare a fare jogging o la spesa o quali misure di sicurezza adottare per la mia persona, auto o abitazione. La piattaforma predittiva, la prima al mondo destinata specificamente ai cittadini, ha suscitato il comprensibile interesse degli amministratori di molte città, in quanto ha, fra l’altro, il pregio di concretizzare il diritto di tutti all’informazione introducendo maggiore trasparenza in un ambito, quello della sicurezza pubblica, riservato finora ai soli decisori. L’auspicio è che tali sofisticati strumenti consentano di elaborare strategie di prevenzione e contrasto della criminalità sempre più mirate, così da aumentare la sicurezza nel rispetto dei diritti e delle libertà personali.