PICCOLE grandi IMPRESE

Di Michela Della Maggesa

Pmi dello spazio, l’Asi vi cerca!
Scadrà il 30 aprile il bando dell’Agenzia spaziale italiana dedicato alle Pmi. Il bando è dedicato a “navigazione e osservazione della Terra: utilizzo delle infrastrutture spaziali nazionali e comunitarie”. Presentata a dicembre sul sito dell’Asi per dare la possibilità alle aziende interessate di preparare per tempo i loro progetti, l’iniziativa, così come le precedenti, è “finalizzata alla creazione di un canale esclusivo per le Pmi nazionali per poter accedere a progetti di respiro sia nazionale sia internazionale”, ha spiegato ad Airpress Walter Piperno, responsabile ufficio Pmi dell’Asi, che per questo tipo di attività ha cercato di mettere assieme negli anni tutte le competenze nazionali, suddividendole in quattro macro-aree. “Cerchiamo di muoverci – ha aggiunto – per coprire l’intero settore spaziale italiano”. Il quarto bando si differenzia dai precedenti per una particolarità: le Pmi selezionate potranno servirsi del centro europeo Jrc, con sede a Varese, per testare e validare le loro tecnologie. Le proposte attese sono circa una ventina, data la complessità del tema. I progetti selezionati saranno cofinanziati dall’Agenzia spaziale. “Grazie a questi progetti, alcune Pmi riescono a competere in Europa e fuori, a testimonianza dell’eccellenza che siamo in grado di esprimere. La piccola e media impresa riesce così a specializzarsi ulteriormente, requisito oggi necessario per poter vincere anche nei bandi europei”. Per il primo bando, dedicato alla parte hardware, ovvero componenti e sensori, erano arrivate all’Asi 33 proposte, 11 sono state quelle ammesse, per un totale di 72 aziende italiane coinvolte nell’intero processo, dal momento che per partecipare è necessario che una proposta sia avanzata da almeno due aziende. “Alcuni di questi progetti – spiega Piperno – si sono chiusi con risultati di eccellenza, valorizzati e proseguiti anche in ambito Esa”. Il secondo bando dell’Asi, che sarà amplificato da una connotazione europea dall’ultimo emesso, ha riguardato invece le applicazioni, ovvero lo sfruttamento del dato satellitare, e ha ricevuto 28 proposte, 15 delle quali ammesse. Telecomunicazioni e applicazioni integrate sono state infine l’oggetto del terzo bando, che ha avuto come risultato la ricezione di 26 progetti, 10 dei quali cofinanziati. “Con i primi tre bandi abbiamo selezionato 36 proposte, coinvolgendo nell’intero processo circa un centinaio di Pmi italiane attive nel settore spaziale”. Un bel bilancio, considerando che questi progetti riescono in termini di innovazione a produrre risultati “rassicuranti in alcuni casi per l’avanzamento delle aziende e di assoluta eccellenza in altri”. L’attività dell’Agenzia spaziale italiana non si limita al bando e alla selezione dei progetti. “I risultati raggiunti vengono monitorati anche negli anni successivi”, ha detto Piperno. “In questo momento stiamo seguendo le risultanze del 1° e del 2° bando, per i quali 10 dei progetti presentati sono stati chiusi”. Ma non è tutto. Intento dell’Asi è quello di favorire anche un rapporto virtuoso con la grande impresa, che ha già acquisito una serie di tecnologie sviluppate in questo ambito dalle Pmi nazionali. Inoltre “sarà attivata presto sul sito dell’Asi una sezione dedicata alle Pmi per dare ancora più evidenza ai progetti presentati”.