Piccole grandi imprese

Di Michela Della Maggesa

Tute italiane per gli astronauti della Iss

Dainese è tornata per la seconda volta nello spazio. Dopo la missione spaziale Iriss del 2015, durante la quale l’astronauta danese del corpo dell’Agenzia spaziale europea (Esa), Andreas Mogensen, ha testato per la prima volta la tuta spaziale SkinSuit, il Dainese science and research Ccnter ha fatto indossare – grazie a una partnership sottoscritta con Esa – la sua tuta anche a Thomas Pesquet, impegnato sulla Stazione spaziale internazionale (Iss) da novembre 2016 con la missione Proxima. L’innovativa tuta SkinSuit è in grado di esercitare sul corpo degli astronauti, che operano costantemente in assenza di gravità, una pressione crescente, in direzione testapiedi, simulando il peso normalmente imposto dalla massa corporea sulla Terra. In questo modo SkinSuit contrasta l’allungamento della spina dorsale in assenza di gravità, applicando al corpo dell’astronauta una compressione verticale, senza però comprometterne i movimenti. La tuta viene realizzata completamente su misura da Dainese dopo ben oltre 150 misurazioni del corpo dell’astronauta. “Dainese – fa sapere l’azienda –, che da sempre fa della protezione negli sport dinamici la propria missione, conferma con questo progetto il suo impegno nella ricerca di soluzioni innovative per la protezione dell’uomo e guarda costantemente al futuro nell’esplorare le possibili evoluzioni del rapporto tra natura, arte e scienza”.

A testimonianza di questo impegno, Dainese ha anche recentemente supportato Saci, (Studio arts college international), nel simposio “Da Galileo a Marte: rinascimento della scienza e delle arti”, svoltosi a Firenze alla presenza di ospiti di eccellenza, tra i quali, Dava Newman, deputy administrator della Nasa, l’astronauta americana della Nasa, Nicole Scott, e il collega italiano, Paolo Nespoli, anche lui prossimo a tornare sulla Stazione spaziale internazionale con la missione Esa “Vita”. Per l’occasione, sono state esposte le due tute spaziali di Dainese, SkinSuit e BioSuit, una tuta spaziale studiata per quello che sarà il primo viaggio umano su Marte, previsto verosimilmente attorno al 2030.