Piccole grandi imprese

Di Michela Della Maggesa

Abu Dhabi dà il via libera ad ABL

La Pmi italiana ABL, che si occupa della manutenzione degli equipaggiamenti di bordo degli aeromobili, ha ultimato con successo il processo di accreditamento per la certificazione GCAA (General civil aviation authority) ad Abu Dhabi. Nella capitale degli Emirati Arabi Uniti, la branch emiratina dell’azienda di Pomezia aveva ottenuto lo scorso anno sia la certificazione Easa Part 145, sia la DOT approval, mentre è in corso il processo per l’ottenimento della certificazione statunitense FAA. Lo stabilimento di Abu Dhabi era stato aperto nel 2016, dopo aver ottenuto il via libera da parte delle autorità europee per l’insediamento nel Golfo. La certificazione permetterà all’azienda di poter allargare la base clienti e incrementare il business. “Sono fermamente convinto – ha detto ad Airpress Leonardo Denaro, ceo ABL – che le attività da svolgere sul mercato degli Emirati ripagheranno i continui sforzi economici e tecnici sostenuti finora e anche questo è motivo di particolare soddisfazione per noi nella nostra veste di Pmi”. L’attività in Medio Oriente è molto promettente, dal momento che nell’area operano vettori del calibro di Emirates ed Etihad, interessati a svolgere in casa questo tipo di attività e lo stabilimento di ABL ha come obiettivo
quello di supportare tutto il mercato mediorientale. L’azienda italiana ha avviato il proprio business nel 1993, come ditta di manutenzione nel settore aeronautico e navale di sistemi di sicurezza di bordo ed equipaggiamenti di terra. Nel tempo con il cambiare delle esigenze dei propri clienti, ABL ha saputo trasformare i suoi servizi e prodotti in modo da offrire un servizio completo mirato alle singole esigenze del cliente in termini di supporto tecnico e logistico integrato e oggi è in grado di fornire supporto logistico e tecnico ad aeromobili ad ala fissa e rotante, utilizzati sia nel mercato commerciale, sia in quello governativo e militare. A Pomezia, vicino sia a Fiumicino sia al più grande aeroporto militare italiano di Pratica di Mare, lavorano attualmente una quindicina di persone, mentre ad Abu Dhabi una decina. Oltre alla manutenzione degli apparati, la Pmi italiana ha in portafoglio sistemi antincendio, scivoli d’emergenza (la società ne ha progettato uno anche per lo sgombero di edifici), maschere di ossigeno e batterie di emergenza