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Tecnologie satellitari, un esempio nel Lazio
Nel Lazio esiste una realtà, Nextant Applications & Innovative Solutions (Nais), che sviluppa applicazioni e servizi per navigazione satellitare, comunicazioni e osservazione della Terra. La Pmi romana, che impiega una ventina di dipendenti, si rivolge sia al mercato dello spazio sia alla difesa, con prodotti e tecnologie abilitanti. Per realizzare la sua missione industriale, l’azienda investe in attività di ricerca finalizzata con risorse proprie e partecipando a progetti di ricerca cofinanziati in ambito nazionale e internazionale, in partnership con altre aziende, università e centri di ricerca, con ruolo anche di coordinatore. Le competenze sviluppate nelle tecnologie satellitari di navigazione, telecomunicazioni e osservazione della Terra, in sinergia con le tecnologie dell’Ict hanno consentito a Nextant lo sviluppo di soluzioni per diversi domini applicativi: mobilità (smart-mobility e info-mobility); beni culturali (monitoraggio e salvaguardia); emergenze e Protezione civile (siste- mi di comando e controllo operazioni e supporto alle decisioni); difesa (sistemi di simulazione d’arma per la formazione del personale); trasporto aeronautico (Atm e servizi in volo per l’aviazione generale); trasporto marino (gestione accessi aree protette) e sanità (sistemi e-Health per la sanità in mobilità).
L’azienda, grazie alle competenze acquisite è coinvolta in molti progetti e programmi, nazionali ed europei, tra cui il Sesar (Single european sky Atm research), Cosmo-SkyMed e S2Bas (Small airport & small aircraft flight information services). In particolare per l’Air traffic management, Nais è partner tecnologico di Enav nell’ambito di Eurocontrol e Sesar Ju. Inoltre, in collaborazione con il Centro italiano ricerche aerospaziali di Capua (Cira), l’azienda sta sviluppando nuove tecnologie di gestione e telecomunicazioni in campo aeronautico. Nais si occupa anche dei sistemi a pilotaggio remoto. “Per Sapr/Rpas – fa sapere l’azienda – stiamo partecipando attivamente alle attività progettuali di Raid (Rpas Atm integration demonstration). Il progetto si concentra sugli aspetti di sicurezza e analisi dei fattori umani nel volo con pilotaggio da remoto. Lanciato nel 2013, il progetto prevede l’esecuzione di voli sia simulati sia reali, utilizzando un velivolo Vla, con a bordo un safety pilot, in modalità Rpas. Al progetto, riconosciuto dall’Enav e coordinato dal Cira, parteciperanno altre imprese italiane e partner internazionali, in particolare l’Università di Malta e l’Ente maltese di controllo del traffico aereo”.