Un nuovo inizio. Il reset istituzionale di Renzi va avanti: ha completato il primo ciclo di nomine indicando tra l’altro il nuovo vertice di Finmeccanica. Il comparto attende ora la nuova governance dell’Asi che però non potrà limitarsi alla scelta di un pur autorevole docente universitario e, non da ultimo, la definizione del dossier Alitalia-Etihad. Ovviamente, le scelte delle nomine – anche innovative, quando non sorprendenti – sono solo un pezzo marginale di una strategia che merita di essere meglio approfondita e quindi perseguita. Il contesto è quello di un sistema industriale sempre più complesso e interconnesso. Il processo di ristrutturazione europea con il rinnovo dei vertici di Parlamento e Commissione e l’intensificazione di conflitti regionali vecchi e nuovi rendono questa fase storica insieme difficile e ricca di opportunità. Va chiarita la vocazione geostrategica dell’Italia e disegnata una visione di futuro alla quale imprese e istituzioni convergano. Le sfide non mancano e i rischi sono più che incombenti. Serve una bussola e l’ambizione è quella di riuscire ad offrire, anche nelle pagine che seguono, un indirizzo degno di attenzione. Perché sia un inizio e non una fine.