Marzo 2021

Di Flavia Giacobbe

Anche l’Aerospazio ha trovato una sua collocazione nel governo Draghi. Il premier ha assegnato la delega alle politiche del settore al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli. Un incarico che era atteso da settimane e che è andato a ricomporre il quadro di riferimento per la governance del comparto. Come previsto dalla nuova normativa, entrata in vigore durante il governo Gentiloni, dopo Giancarlo Giorgetti e Riccardo Fraccaro, Garofoli sarà il terzo delegato spaziale a occuparsi del tema. E lo farà potendosi avvalere del prezioso supporto di Alessandro Aresu, consigliere del premier con esperienza su politica estera a tutto tondo, compreso lo spazio (avendo tra l’altro alle spalle un’esperienza nel cda dell’Agenzia spaziale italiana).

Tra i dossier che Garofoli sarà chiamato a gestire c’è il ruolo del settore nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), del quale lo Spazio è un capitolo importante; il Piano Space economy (in tandem col Mise di Giorgetti) che potrebbe beneficiare proprio del Next Generation Eu e poi la prosecuzione degli impegni sottoscritti alla ministeriale dell’Esa del 2019. Senza dimenticare la spinta che Garofoli potrà dare al contributo italiano al Programma Artemis, siglato con gli americani dal suo predecessore, Riccardo Fraccaro. Cuore pulsante della sua attività, come previsto dalla nuova governance, sarà il Comint, di cui Garofoli sarà presidente (mentre il nuovo consigliere militare del premier sarà il segretario del Comitato, ruolo finora svolto egregiamente da Carlo Massagli).

Intanto l’Italia sarà presto di nuovo a bordo della Stazione spaziale internazionale con la seconda missione di Samantha Cristoforetti, che dopo sette anni tornerà nella sua casa orbitante per altri sei mesi. Un tempo che sarà impiegato soprattutto a spianare la strada per la Luna, con esperimenti che vadano a supportare i piani del programma Artemis, al quale l’Italia prenderà a tutti gli effetti parte. La nostra ambasciatrice dello spazio sarà d’ispirazione per quanti connazionali ambiscono a essere astronauti. Le nuove selezioni annunciate dall’Esa andranno a irrobustire il corpo europeo, che si dividerà tra la presenza a bordo della Stazione spaziale (tra poco commerciale) e il Gateway che orbiterà attorno alla Luna. In futuro, chissà, anche su Marte.