Al via merger Airbus Group Safran sui lanciatori

Di Michela Della Maggesa

Airbus Group e Safran hanno ufficialmente annunciato oggi che daranno vita ad una joint venture paritetica con l’obiettivo – si legge in una nota congiunta delle due aziende – di creare una “nuova famiglia di lanciatori versatili, competitivi ed efficienti, in grado di andare incontro ai bisogni dei clienti istituzionali e commerciali”. Il progetto – si apprende – non è nuovo, ma rappresenta il culmine di un lavoro preparatorio durato circa 2 anni, avviatosi con le linee guide uscite dalla Conferenza Ministeriale dell’Agenzia Spaziale Europea del 2012. L’iniziativa industriale, che si inserisce su quanto auspicato dal consesso comunitario, si propone di accelerare l’entrata in servizio dell’evoluzione del lanciatore pesante dell’Esa Ariane 5, l’Ariane 5 ME, incluso un miglioramento dello stadio superiore, basato sul motore Vinci, e di sviluppare l’Ariane 6 così come richiesto dal mercato. Sviluppi che in gran parte saranno basati su quanto fatto dal punto di vista tecnologico per il lanciatore europeo Vega, prodotto in gran parte in Italia dalla Avio Spazio, società alla quale sia Airbus Group che Safran sono interessate da tempo.
“Il programma Ariane ha avuto grande successo negli ultimi 30 anni, ma per rimanere competitivi c’è bisogno di una struttura sempre più efficiente”. Ha dichiarato Tom Enders, numero uno Airbus Group. “L’accordo con Safran – ha aggiunto – rappresenta il punto di partenza per un business europeo più integrato, efficiente e quindi profittevole”. Entrambe le società hanno espresso la loro determinazione ad assumere un ruolo leader nel segmento dei lanciatori, la cui nuova generazione sarà decisa alla prossima riunione Ministeriale. La firma della prima fase dell’accordo è prevista entro la fine del 2014. “Di fronte a sfide tecnologiche sempre più grandi – ha dichiarato Jean Paul Herteman, chairman e chief executive officer di Safran -, l’industria europea deve fornire soluzioni competitive in tutti i settori spaziali, dove i lanciatori rappresentano la priorità”. La nuova joint venture lavorerà soprattutto in Francia e Germania, combinando le elevate competenze di integratore sistemistico di Airbus Group con quelle di Safran nel campo della propulsione. Alla base della scelta, dichiarano alcuni manager Airbus Group, una risposta alla concorrenza americana, che, con l’arrivo del lanciatore Falcon della società californiana SpaceX, è in grado di offrire agli operatori lanci in orbita a partire da 60 milioni di dollari, meno della metà di quanto è in grado di fare oggi l’Europa con l’Ariane. Il percorso appena avviato grazie a questo accordo sembra ripercorrere quanto cominciato a suo tempo nel settore aeronautico con la nascita di Airbus. Anche in quel caso si era partiti (senza l’Italia) con un semplice raggruppamento di interessi economici per poi approdare ad una società pienamente integrata.
 

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