Stop alle cancellazioni da marzo. Ryanair cerca di correre ai ripari e si dice pronta “a riprendere lo sviluppo nel nostro Paese dalla prossima stagione estiva”. L’annuncio è stato dato dall’amministratore delegato della low cost irlandese, Michael O’Leary che questa mattina ha incontrato a Roma, assieme al responsabile commerciale della compagnia, David O’Brien, il presidente dell’Enac Vito Riggio e il direttore generale dell’Ente, Alessio Quaranta. L’incontro, che si è svolto con la partecipazione dei dirigenti di Enac competenti su questi temi, ha avuto all’ordine del giorno l’analisi delle cancellazioni operate dalla compagnia aerea irlandese, il riscontro sul rispetto delle forme di tutela dei passeggeri previste dalle norme comunitarie e il piano di sviluppo della compagnia. Ryanair ha fatto sapere di aver contattato direttamente oltre il 95% dei passeggeri coinvolti dalle cancellazioni per fornire le tutele previste. In particolare, è stato evidenziato come la compagnia abbia accolto positivamente le richieste che l’Enac gli ha sottoposto in termini di informazioni più trasparenti ai passeggeri, di modifiche da apportare sul proprio sito, di riscontro sugli effettivi tempi previsti dalla normativa per il rimborso agli utenti. La compagnia ha quindi manifestato la propria disponibilità ad attivare un tavolo di conciliazione per venire incontro alle esigenze dei consumatori.
Dal tavolo è poi emerso che, “le cancellazioni non sarebbero dovute a problemi strutturali della società, ma da situazioni sotto controllo e in fase di risoluzione”. Enac tuttavia continuerà il monitoraggio sulla compagnia e, qualora dovesse ricevere evidenza del mancato rispetto delle norme vigenti attiverà le sanzioni previste. Ma non è la sola novità per la compagnia irlandese, che ha da poco annunciato il rientro tra le proprie file di Peter Bellew, attualmente ceo di Malaysia Airlines, che tornerà in Ryanair in qualità di chief operations officer dal 1° dicembre. Bellew aveva lavorato con la low cost fino al 2014 come director of flight operations. Da lui dipenderanno tutte le operazioni di terra, di volo e ingegneristiche, con la responsabilità dell’assunzione e della formazione dei nuovi piloti. Obiettivo della nomina, evitare il ripetersi dei problemi legati alla programmazione dei turni dei piloti riscontrati a settembre scorso, che, in termini di risarcimenti ai passeggeri, costeranno alla compagnia circa 25 milioni di euro. “Peter – fa sapere Ryanair – cambierà il nostro modo di relazionarci con i nostri piloti”. E a proposito di personale navigante O’ Leary ha anche affermato a Roma che i piloti di Ryanair “sono pagati bene” e che sono in corso colloqui con i piloti di Alitalia interessati a confluire nella low cost.
Intanto, riguardo invece la cessione dell’ex compagnia di bandiera, sono sette le buste arrivate nei giorni scorsi per l’invio delle offerte vincolanti. In pole, dopo l’uscita di Ryanair, Lufthansa ed EasyJet, entrambe interessate, come nel caso di airberlin, solo ad alcuni asset di Alitalia, ma non ad assumerne il controllo, come invece vorrebbero sia il governo sia i tre commissari straordinari. In una nota Lufthansa ha precisato che è stato scelto di non presentare un’offerta per l’intera compagnia, sottolineando l’interesse solo per il network globale e per i business dei voli point to point in Europa e in Italia. Approccio analogo per easyjet, che ha inoltre comunicato che potrebbe anche non esserci alcuna transizione. Il termine per la cessione è stato fissato al 30 aprile 2018.