Ryanair lancia la sfida a Lufthansa

Di Michela Della Maggesa

Nuovi assetti si formano nei cieli europei, mentre ancora si attende di sapere quale sarà il destino di Alitalia. La low cost irlandese Ryanair, che auspica sorti nazionali per l’ex compagnia di bandiera italiana, entrerà infatti con il 24,9% delle azioni nel capitale di Laudamotion, il vettore fondato da Niki Lauda, venduto e poi riacquistato dallo stesso, dopo il fallimento della controllante Air Berlin.

Obiettivo della low cost, arrivare ad una quota del 75% in Laudamotion e aumentare la presenza su un mercato finora dominato dal gruppo  Lufthansa.  Il costo dell’operazione, soggetta ora ad approvazione della Ue, sarà inferiore a 50 milioni, anche se Ryanair ha fatto sapere che metterà ulteriori 50 milioni per il primo anno. L’operazione, spiega il vettore irlandese, mira a supportare il piano di Lauda di sviluppo e crescita della compagnia austriaca, nata dalle ceneri di Niki, che collegherà Austria, Germania e Svizzera con molte destinazioni turistiche del Mediterraneo. Lauda e Ryanair lavoreranno con l’attuale management di Laudamotion e prevedono di raggiungere la redditività entro il terzo anno di attività.

A comporre la flotta fino a 30 Airbus in tre anni. Lauda presiederà il cda della compagnia, mentre Ryanair, che utilizza esclusivamente B737, fornirà sostegno finanziario e manageriale e sei aerei in wet-lease per il 2018. La compagnia austriaca dovrebbe iniziare a volare dalla Germania già questa settimana, dalla Svizzera dal prossimo mese, dall’Austria da giugno. “La partnership con Laudamotion è una buona notizia per i consumatori e i turisti austriaci e tedeschi che adesso potranno assistere a una vera concorrenza, con più scelta e tariffe più basse”, ha commentato il numero uno di Ryanair, O’Leary.