Air Saint-Pierre ha firmato un Memorandum of Understanding per l’acquisto di un ATR 42-600, che andrà a sostituire un velivolo 42-500, in uso dal 2009 con il vettore basato a Saint-Pierre e Miquelon. Così come il predecessore, la serie -600 è certificata per operare (decollo e atterraggio) in condizione di vento forte, fino a 45 nodi. “Per noi è naturale continuare la nostra partnership con ATR acquisendo la serie -600 per massimizzare l’efficienza delle nostre operazioni e garantire al contempo agli abitanti dell’isola la connettività di cui hanno bisogno”. Ha dichiarato il ceo di Air Saint-Pierre, Benoit Olano.
Nuovi ordini per il costruttore italo-francese anche dal vettore africano Air Botswana, storico cliente di ATR, che ha acquisito due ATR 72-600 per sostituire la serie precedente. L’aereo sarà configurato con 70 posti e le consegne sono previste nel quarto trimestre di quest’anno. Secondo ATR nei prossimi venti anni ci sarà una domanda di 3.000 aerei turboprop, il 10% dei quali sarà richiesto da compagnie aeree di Africa e Medio Oriente. Ad oggi sono circa 400 gli aerei regionali operativi in Africa, il grosso dei quali necessita ora di essere sostituito.
Un ATR 42-600 è stato invece ordinato da Drukair, vettore del Buthan, che equipaggerà il velivolo con il nuovo sistema “ClearVision”. Il vettore sarà il primo operatore a beneficiare dei vantaggi del sistema, che incorpora l’Enhanced Vision System (EVS) mirato ad aumentare la visibilità e la situational awareness del pilota, grazie all’ausilio di un database, in grado di fornire immagini del terreno e di eventuali ostacoli. Il nuovo ATR 42-600 sarà consegnato dall’azienda di Tolosa a luglio 2019. Stesso equipaggiamento anche per la compagnia Aurigny, che ha firmato una Lettera di Intenti per tre ATR 72-600. La transazione è ora soggetta al vaglio dello Stato del Guernsey.