Nessuna nuova da parte della Difesa sul programma Camm ER, il progetto anglo-italiano per un sistema di difesa aerea di corto e medio raggio, che via XX Settembre “prevede di reinserire nella programmazione, al momento priva di finanziamento”. A confermarlo oggi, il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, nel question time alla Camera dei Deputati. “Il nostro compito – ha detto il ministro, rispondendo all’onorevole Matteo Perego di Cremnago (FI), in merito al blocco degli investimenti per il programma di ammodernamento militare per l’acquisto dei missili Camm ER e, più in generale, ai finanziamenti previsti per il comparto della difesa– è quello di migliorare e rendere più efficiente il settore difesa. Questo è un obiettivo che ci vede impegnati a tutto campo e che comprende anche la tutela dell’industria nazionale e del know-how acquisito”.
I programmi in corso “rimangono della massima importanza per la Difesa, ma le scelte di investimento vanno portate avanti coerentemente con il quadro economico del Paese”. “Attorno a questo obiettivo – continua il ministro -, inserito peraltro nel contratto di governo, ci muoveremo nei prossimi anni”. “In tale ottica, ho chiesto al Parlamento di non dare seguito al previsto parere parlamentare sul programma pluriennale di ammodernamento e rinnovamento relativo allo sviluppo, qualifica e acquisizione del sistema missilistico Camm ER”.
“La Difesa ha deciso di adottare i provvedimenti necessari a garantire, coerentemente con il quadro economico e finanziario del Paese, le risorse utili al processo di trasformazione delle Forze Armate”. “La rimodulazione di alcuni finanziamenti, volta a ridurre livelli di spesa nel brevissimo periodo – ha aggiunto il ministro – ha consentito un recupero di risorse, che saranno riallocate al dicastero e dilazionate in un arco temporale decennale”. “Questa rimodulazione delle risorse destinate al programma, che resta della massima importanza, produrrà risparmi e preserverà lo sviluppo delle capacità delle forze armate”.
Da programma, il Camm ER (Common Anti-air Modular Missile Extended Range) sviluppato da Mbda (UK e Italia) servirà a sostituire i sistemi Skyguard e Spada, basati sul missile Aspide, a partire dal 2021. I costi del progetto, nato da una cooperazione tra Italia e Regno Unito, ammontano a 545 milioni di euro, spalmati tra il 2019 e il 2031. I missili Camm ER appartengono alla famiglia dei sistemi missilistici Camm, la prossima generazione di missili per la difesa aerea. A questo progetto l’Italia partecipa attraverso Mbda Italia, coinvolta con i siti di Fusaro, La Spezia e Roma; Avio, responsabile del motore con lo stabilimento di Colleferro e Leonardo, per il radar Kronos, con gli stabilimenti di Roma e Bacoli/Fusaro.