Dossier F-35, prossime commesse commisurate alle strategie di difesa

Di Airpress online

“Nei prossimi mesi tutti i comparti della difesa, sotto il coordinamento del ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, saranno chiamati a operare una ricognizione delle specifiche esigenze difensive dell’Italia, in modo da assicurare che le prossime commesse siano effettivamente commisurate alle nostre strategie di difesa, con l’obiettivo di garantire la massima efficacia ed efficienza operativa in accordo con la collocazione euro-atlantica del nostro Paese”. E’ quanto comunica Palazzo Chigi al termine del colloquio sul dossier F-35 tra il premier Giuseppe Conte e il ministro della Difesa Trenta.

La nota della Presidenza del Consiglio specifica anche che “sono state già trasferite negli Stati Uniti le somme dovute per le commesse già completate e nei prossimi giorni verranno concretamente effettuati i pagamenti”. Nei giorni scorsi era già emersa la volontà della Difesa di voler pagare al prime contractor del programma Lockheed Martin i 389 milioni di euro dovuti per i lotti già contrattualizzati dall’Italia. Si tratta di fondi già stanziati e fermi da marzo 2018 che corrispondono ad una parte della quota annuale. (il costo annuo del programma è di circa 600-700 milioni l’anno). Finora l’Italia ha ordinato 14 F-35, 11 dei quali consegnati e i long lead e extra long lead items per 13 velivoli appartenenti ai Lotti di produzione  12, 13 e 14.

Questa mattina il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, aveva dichiarato la volontà della Lega di non voler fare “nessun passo indietro sugli F-35. Quando do la parola vado fino in fondo. L’industria aeronautica italiana – ha continuato – è un’eccellenza quindi riterrei un danno per l’economia italiana ogni ipotesi di rallentamento e ravvedimento. Se non lo facciamo noi lo fanno francesi e tedeschi. Non vedo perché fare un regalo ai nostri principali competitor”.

 

 

 

 

 

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