Tra le manifestazioni di interesse per Piaggio, 26 sono per l’intera azienda

Di Michela Della Maggesa

Sono 39 le manifestazioni di interesse ricevute ad oggi da Piaggio Aerospace, 26 delle quali per l’intera azienda. Ad annunciarlo il commissario straordinario di Piaggio, Vincenzo Nicastro, che oggi ha incontrato, così come le sigle sindacali, il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio. Le manifestazioni di interesse per l’azienda di Villanova d’Albenga non sono vincolanti, ma – come riferito dallo stesso Nicastro – rappresentano un primo sondaggio di mercato. “La forte attenzione intorno a Piaggio Aerospace già in questa prima fase esplorativa testimonia il valore di tutti gli asset aziendali e le potenzialità di ripresa che l’azienda può esprimere nella sua interezza”.

“Desidero sentitamente ringraziare il ministro per la sua visita: un segnale fortemente positivo e importante che sottolinea l’impegno del governo a sostegno dell’azienda e del suo futuro. Dopo l’incontro del 24 aprile scorso a Roma”, ha proseguito Nicastro, “tutte le parti coinvolte stanno lavorando senza sosta, e la visita odierna ha dato riscontro del concretizzarsi degli impegni presi per il rilancio di Piaggio Aerospace con l’obiettivo che l’intera società possa riprendere a pieno la propria attività ed essere così appetibile sul mercato”. “Per quanto riguarda le tempistiche di finalizzazione del piano di rilancio di Piaggio Aerospace”, ha aggiunto Nicastro, “ho presentato ieri al ministero per lo Sviluppo economico istanza per una proroga di ulteriori 90 giorni, come consentito dalla Legge Marzano”.

“Noi non vogliamo smembrare questa azienda, non accetteremo alcun tipo di spezzatino. Il nostro obiettivo è che qui ricomincino a lavorare tutti i dipendenti”. Ha detto il ministro, spiegando che, di concerto con il ministero della Difesa, si sta portando avanti il programma di contratti che prevede sia la produzione dei motori per velivoli addestratori e di nuovi velivoli P180, sia l’ammodernamento di quelli esistenti a cui va aggiunto il velivolo militare P1HH. “Ci sono tutte le condizioni per cui lo Stato faccia degli investimenti e quegli investimenti si produrranno qui”.

Tra le manifestazioni di interesse c’è anche quella di Leonardo, che però riguarda solo la parte relativa a manutenzione velivoli e motori. “Le proposte di Leonardo – ha detto al riguardo Di Maio, che ha visitato anche lo stabilimento ligure di Bombardier – sono quelle sul tavolo. Con Leonardo bisognerà lavorare in un’ottica di collaborazione tra un’azienda privata come Piaggio, che spero possa tornare sul mercato tutta intera e a piena occupazione nei prossimi mesi, e un’azienda partecipata di Stato. Io non credo che ci debbano essere contrapposizioni”.

Per sapere quanti e quali ordini di aerei civili e militari il governo commissionerà  all’azienda ligure si dovrà attendere il 15 giugno, quando – fanno sapere i sindacati – si terrà un vertice tra l’esecutivo e lo Stato Maggiore della Difesa. “A livello di impegni – dichiara alla stampa un esponente sindacale – è stato riconfermato tutto ciò che era stato detto in sede ministeriale lo scorso 24 aprile, definendo meglio le tempistiche”.

“Entro il 15 giugno dovrebbe arrivare il documento delle Forze Armate dove si programma tutte quelle che sono le attività di retrofit e l’acquisizione di 10 nuovi velivoli. A  seguito di questo atto si potrà dar corso a quelli che sono i contratti per attivare completamente le attività e far ripartire l’azienda. Sul drone, poi, presenteranno il documento necessario al Parlamento per rimodulare e cambiare il finanziamento”. Su questo programma l’impegno è di circa 160 milioni di euro per l’acquisizione di 2 moduli, composti da 4 aerei.

 

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