Per tutto il mese di luglio, Rieti sarà la “city drone” d’Italia. E’ infatti partito, con i pretest nelle aree urbane e sub urbane della città laziale, il progetto DIODE (D-Flight Internet of Drones Environment), coordinato da Enav nell’ambito di un consorzio di aziende italiane: Techno sky, Leonardo, Telespazio, e-GEOS, IDS Ingegneria Dei Sistemi, Poste Italiane, Aiviewgroup, NAIS ed EuroUSC Italia. In particolare, saranno 11 le missioni che vedranno “salire” in campo la flotta di droni che simultaneamente sorvoleranno la città di Rieti all’interno della ATZ (Aerodrome Traffic Zone), uno scenario con differenti morfologie geografiche e luogo ‘ideale’ per effettuare i test e la sperimentazione. Diverse tra loro ed orientate ciascuna ad un business diverso, le missioni saranno il fulcro della sperimentazione volta a stabilire e dimostrare il raggiungimento degli standard di sicurezza necessari per chi vola e per chi rimane al suolo. Tutto questo sarà possibile attraverso l’utilizzo della nuova piattaforma D-Flight che permetterà l’erogazione dei servizi U-Space. Il progetto DIODE è parte di un ampio programma guidato dalla Commissione europea per contribuire alla definizione della regolamentazione per chi usa lo spazio aereo sotto ai 150 metri. DIODE punta a dimostrare la capacità di gestire in sicurezza più droni per svariati compiti e missioni.