Idee dallo spazio per fronteggiare il Coronavirus, Asi stanzia 2,5 milioni di euro

Di Michela Della Maggesa

Le tecnologie spaziali hanno un grande valore, utile anche in un momento drammatico come quello che tutti stiamo vivendo. Per questo l’Agenzia spaziale italiana ha messo in campo due milioni e mezzo di euro per sviluppare idee, basate su asset spaziali (come ad esempio le comunicazioni satellitari, l’osservazione della Terra, la navigazione satellitare e altre) per contrastare l’emergenza Coronavirus.  Il bando è stato proposto da Asi in accordo con l’Agenzia spaziale europea (Esa), il ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione e il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio. Si tratta di un bando per invitare le aziende a presentare i loro progetti dal 31 marzo al 20 aprile. Le proposte presentate dovranno utilizzare tecnologie dello spazio e riguardare due ambiti di applicazione: salute ed educazione a distanza. I progetti  – fa sapere l’Agenzia spaziale italiana – dovranno essere avviati “in tempi brevi dalla loro approvazione”. 

“Siamo davanti ad una emergenza mondiale che ha evidenziato l’importanza della digitalizzazione e dei dati e ha reso ancora più manifesta la potenzialità delle innovazioni tecnologiche. In questa fase è fondamentale coordinare e facilitare sinergie comuni tra rami diversi della pubblica amministrazione e tra aziende ed enti di ricerca come l’Agenzia spaziale europea, l’Agenzia spaziale italiana e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro con delega allo spazio”. Afferma il ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione Paola Pisano.

Il bando è parte integrante della Call to Action, Innova per l’Italia, un’iniziativa congiunta del ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, del ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e del ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, insieme a Invitalia e a sostegno della struttura del Commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus Domenico Arcuri.  L’Asi ha promosso questo bando e ha già garantito ufficialmente a Esa l’autorizzazione al finanziamento dei progetti italiani per 2,5 milioni di euro di cui 1,5 milioni nel settore della salute ed 1 milione per l’educazione a distanza.

 “Mettere le attività spaziali al servizio dei cittadini rappresenta un obiettivo prioritario e, soprattutto in una fase così delicata, le tecnologie del settore possono dare un contributo decisivo. Nella lotta al Coronavirus le capacità satellitari sono un valore aggiunto che intendiamo sfruttare per dare risposta alle diverse necessità, dalla analisi epidemiologica alla diagnostica, dal supporto alla connettività alla formazione a distanza. Con il prezioso apporto che le tecnologie spaziali possono fornire siamo in grado di potenziare gli strumenti di contrasto al virus e salvaguardare la salute dei cittadini. Ringrazio tutte le aziende che continuano a lavorare per garantire i servizi al Paese. Mai come in questo momento è necessario fare sistema e concentrare ogni risorsa per il superamento dell’emergenza”, dichiara Fraccaro.

Tra le applicazioni contemplate dal bando ci sono diagnosi a distanza per i pazienti,  trattamento iniziale e follow-up pazienti, supporto (in tempo reale) o formazione al personale medico, pianificazione delle risorse a diposizione del personale medico e follow-up di pazienti affetti da altre malattie. I servizi proposti dalle aziende che risponderanno saranno dispiegati in Italia e potranno essere dimostrati anche in altre aree geografiche e Paesi, a beneficio delle comunità di utenti che si trovano ad affrontare simili sfide eccezionali. 

Se richiesto e necessario, l’Asi metterà a disposizione gratuitamente l’utilizzo di capacità satellitare. “Lo spazio, ora più che mai, deve essere al servizio di tutti e con  questo bando saranno messe a fattore comune – spiega il presidente dell’Agenzia spaziale italiana, Giorgio Saccoccia – le tecnologie spaziali provenienti dai dati satellitari di telecomunicazione, navigazione e osservazione della Terra per proporre, in tempi brevissimi, progetti dimostrativi e servizi  a sostegno delle attività  di contenimento e di monitoraggio degli effetti della pandemia Covid-19 sui cittadini, sui professionisti del settore sanitario ed educativo e sulle imprese. Tutto a beneficio non solo dell’Italia ma anche di altri Paesi europei che stanno affrontando la medesima sfida.”.