Il consiglio di amministrazione di Fincantieri ha approvato il bilancio al 31 marzo 2020. I ricavi ammontano a 1.307 milioni di euro, in calo rispetto ai 1.368 milioni al 31 marzo 2019. L’EBITDA è pari a 72 milioni di euro e sconta la riduzione dei volumi di produzione dei siti italiani del gruppo. La perdita di EBITDA, dovuta all’assenza di avanzamento delle commesse navali nel periodo di chiusura, è stata calcolata in circa 15 milioni di euro. Oltre al mancato contributo all’EBITDA per il fermo produttivo dei cantieri italiani, gli effetti COVID-19 sul primo trimestre 2020, dovuti principalmente al mancato assorbimento dei costi fissi di produzione per i minori volumi sviluppati nel periodo e alle spese per garantire la salute e sicurezza del personale, sono calcolati in 23 milioni. Nel trimestre sono stati acquisiti ordini per 3 miliardi di euro e il portafoglio è pari a 27,7 miliardi di euro, con 92 navi. Il periodo ha visto la consegna di 8 navi, tra cui la “Seven Seas Splendor”, nave da crociera ultra-lusso per il gruppo Norwegian Cruise Line Holding, la “Scarlet Lady”, la prima di una serie di quattro navi da crociera, ordinate dalla società armatrice Virgin Voyages; “Le Bellot”, expedition cruise vessel per l’armatore Ponant e una nave militare per la US Navy.
“Ai primi segnali dell’emergenza, il nostro gruppo si è contraddistinto per aver messo in campo ogni sforzo a salvaguardia del personale nostro e dell’indotto. Siamo stati fra i primi ad interrompere le attività e nuovamente i primi a riavviarle in tutta sicurezza. Voglio anche rammentare come Fincantieri, esempio dell’eccellenza dell’industria italiana, abbia sempre avuto come obiettivo lo sviluppo dei territori in cui opera. L’impegno è ora focalizzato alla tutela del carico di lavoro, fondamentale non solo per Fincantieri, ma anche per tutte le piccole e medie imprese che contribuiscono a rendere Fincantieri grande nel mondo. Alla fine di aprile abbiamo raggiunto un traguardo di fondamentale importanza per l’Italia, completando in tempi record la struttura portante del nuovo ponte di Genova e dando prova di poter operare anche nel settore delle grandi infrastrutture. Abbiamo raccolto un risultato eccezionale sui nostri mercati militari esteri di riferimento, sfruttando la nostra presenza e rafforzando il ruolo di partner strategico con le relative Marine. Proprio grazie alla nostra riconosciuta competenza nel settore navale della difesa, siamo ancora una volta coinvolti in trattative con la Marina Militare italiana oltre che con altre Marine estere.” Afferma il numero uno di Fincantieri, Giuseppe Bono, sottolineando che Fincantieri “asset importante per la tenuta del tessuto produttivo e occupazionale del Paese” si mette a disposizione per svolgere un ruolo trainante per l’ economia.
Nel primo trimestre del 2020 Fincantieri, tramite Fincantieri Marinette Marine, è stata scelta come prime contractor della US Navy per il programma “FFG(X)”: alla società è stata aggiudicata una maxi commessa del valore di quasi 800 milioni di dollari per la progettazione di dettaglio e la costruzione dell’unità capoclasse delle nuove fregate lanciamissili. Il contratto prevede anche l’opzione per ulteriori 9 unità, portandone il valore complessivo a 5,5 miliardi di dollari.