Trentacinque miliardi di dollari australiani (circa 22 miliardi di euro). Questo il valore della commessa che si è appena aggiudicata Bae Systems, dopo un’accesa quanto cruciale competizione, per la fornitura di nove fregate alla marina australiana. Ad annunciarlo in queste ore il primo ministro australiano, Malcom Turnbull. Le unità navali basate sulle Type 26, classe Hunter britanniche, saranno dotate di capacità antisommergibile e costruite ad Adelaide dai cantieri navali ASC Shipbuilding. Questi ultimi durante la costruzione delle navi destinate ad aumentare le capacità operative della flotta da combattimento della marina australiana opereranno in qualità di sussidiaria Bae Systems.
Il gruppo britannico è risultato infine vincitore sulla spagnola Navantia e sull’italiana Fincantieri, che aveva proposto un’evoluzione delle FREMM nonchè la realizzazione – in caso di vittoria – di un centro per la manutenzione e ristrutturazione per navi da crociera internazionali.
Le fregate, che andranno a sostituire otto unità navali classe Anzac, in servizio dagli anni ’90, saranno consegnate all’Australia entro il 20202 equipaggiate con il sistema da combattimento Aegis e con il radar Ceafar 2 di produzione australiana. “La classe Hunter consegnerà alla difesa australiana i più alti livelli di letalità e deterrenza in un periodo di incertezza globale”. Ha fatto sapere l’esecutivo. A ottobre scorso, il governo australiano, che avrà nuovi sommergibili e sei sistemi a pilotaggio remoto “Triton” per il pattugliamento marittimo, da associare ai velivoli Poseidon, già acquisiti, aveva annunciato l’intenzione di voler dotare le future fregate di missili di lungo raggio.