A380 e A400M alla base dei tagli che si accingerebbe a fare Airbus

Di Michela Della Maggesa

Nonostante la commessa messa a segno a febbraio 2017 da Emirates per altri 20 A380 e la firma della dichiarazione di intenti per l’A400M, la riduzione di ordini e produzione dei due programmi continua ad affliggere i piani di Airbus. In particolare, riportano le agenzie, citando fonti sindacali, il principale player europeo di accingerebbe a tagliare circa 3.720 posti di lavoro in tutta Europa. Ancora non si parla di licenziamenti, ma di interventi sui contratti più flessibili, che impatterebbero per il maggior numero in Germania, con 1.925 posti, distribuiti principalmente sui siti di Brema e Augsburg. In Spagna i tagli, se confermati, riguarderanno 860 occupati, mentre in Francia saranno tagliati 470 contratti, a seguire il Regno Unito con 465 unità previste per il sito di Filton.

Airbus ha fatto sapere che la produzione dell’A380 subirà, a meno di nuovi ordini, un forte rallentamento e che a partire dal 2020 le consegne potrebbero scendere a sei all’anno, contro le 12 effettuate nel 2017. Brutte notizie sono intanto arrivate da Virgin Atlantic, che ha appena cancellato un vecchio ordine per sei A380, mentre discussioni aperte sono state confermate con il gruppo IAG, che controlla tra le altre British Airways e Iberia, e ancora con Emirates, che potrebbe confermare le sue 16 opzioni. Stesso vale per l’aereo da trasporto tattico A400M, che a partire dalla stessa data passerà da 15 a otto consegne all’anno. Al programma militare, costato oltre 30 miliardi di euro, partecipano Germania, Francia, Regno Unito, Spagna, Belgio, Lussemburgo e Turchia. Negli ultimi anni il programma ha manifestato problemi, specie per motorizzazione, sistemi di autoprotezione e capacità di aviolancio. Secondo una fonte della Difesa tedesca, citata dalla Reuters, la Germania riceverà il suo 53° ed ultimo A400M nel 2026, sette anni dopo la pianificazione iniziale. Il programma ha ordini per 174 velivoli, mentre gli A400M consegnati finora sono 57. La prima nazione a ricevere il primo aereo di produzione è stata la Francia nel 2013.

Ma questo non è l’unica notizia che arriva dal fronte sindacale per Airbus: 3.000 dei 4.400 lavoratori di Bombardier riuniti in assemblea straordinaria a Montreal, dove ha sede il quartier generale di Bombardier, hanno approvato con una schiacciante maggioranza la partnership con Airbus avente ad oggetto il velivolo regionale C Series. I dipendenti, distribuiti sui siti produttivi di Mirabel, Dorval e Saint-Laurent, hanno lo stresso contratto di lavoro, in scadenza nel 2019. Grazie all’accordo raggiunto il 4 marzo, questi si vedranno garantito, tra le altre cose, il prestito di manodopera tra le due società per evitare licenziamenti, sarà riconosciuta l’anzianità di servizio e lo stesso livello salariale in caso di passaggio da una società all’altra.

 

 

 

 

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