Ha preso il via oggi a Tunisi un’esercitazione internazionale di difesa aerea alla quale prendono parto Italia, Algeria, Francia, Portogallo, Spagna e Tunisia. L’evento rientra nell’ “Iniziativa 5+5”, che dal 2004 vede impegnati i Paesi del bacino mediterraneo occidentale per promuovere la cooperazione su temi di sicurezza e difesa comune quali sorveglianza marittima, addestramento, protezione civile, ricerca e soccorso e sorveglianza e difesa dello spazio aereo. In particolare, un aereo da trasporto militare tunisino simulerà di essere un velivolo civile “renegade”, ovvero in arrivo o transito nello spazio aereo nazionale la cui condotta sia potenzialmente pericolosa per la sicurezza in quanto riconducibile ad una possibile azione terroristica.
I centri di comando e controllo e sorveglianza radar dei Paesi interessati dalla rotta del velivolo, nonché i piloti e il personale delle basi della difesa aerea coinvolte, dovranno reagire in maniera tempestiva e coordinata per intercettare e condurre la minaccia fuori dagli spazi aerei nazionali o all’atterraggio forzato su un aeroporto designato, secondo le indicazioni impartite da terra seguendo protocolli stabiliti. L’obiettivo dell’esercitazione, che viene svolta annualmente (l’edizione 2014 fu a guida italiana), è quella di consolidare l’adozione di procedure comuni nella gestione di casi di questo genere, dove la competenza rimane delle singole nazioni ma in cui è essenziale – vista la velocità e la complessità degli interventi richiesti – agire in maniera coordinata tra nazioni confinanti.
La fase dell’esercitazione nello spazio aereo italiano sarà gestita dal Comando Operazioni Aeree di Poggio Renatico (Ferrara), il centro di comando e controllo dell’Aeronautica Militare da dove viene assicurata la sorveglianza dello spazio aereo nazionale e laddove necessario da dove partono gli ordini di decollo immediato per i caccia intercettori. Alcuni ufficiali dello stesso Comando Operazioni Aeree saranno invece a Tunisi, all’interno della cellula deputata alla direzione dell’esercitazione. Nella circostanza saranno i piloti ed i caccia Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto e del 37° Stormo di Trapani pronti a decollare dall’ordine di “scramble”, per intercettare e scortare fuori dai confini nazionali il velivolo sospetto, assicurando con una sorta di “staffetta in volo” continuità con gli assetti della difesa aerea francese e successivamente tunisina.