TRAPANI “La politica sta valutando l’eventualità di rimanere in Afghanistan. In quel Paese sono le forze afghane a garantire la sicurezza, noi garantiamo loro adeguato supporto”. Così il capo di stato maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, in occasione della presentazione alla stampa dell’esercitazione Nato, Trident Juncture 2015, dopo che il governo Usa ha deciso di rimanere nel Paese con le proprie Forze Armate. A seguito di tale decisione, anche Italia, Germania e Turchia potrebbero decidere di restarvi ai livelli attuali, ovvero circa 760 militari per quanto riguarda l’Italia. “C’ è una richiesta degli alleati affinché anche l’Italia, leader nella regione di Herat, rimanga. A livello militare – ha aggiunto il capo di stato maggiore – siamo in grado di farlo”. Pochi giorni prima il presidente del Consiglio Matteo Renzi, aveva detto che si stava valutando se prolungare di un altro anno la presenza in Afghanistan, “come richiesto dall’amministrazione americana”. “Se l’impegno americano in Afghanistan prosegue – aveva detto il premier -, penso sia giusto che ci sia un impegno anche da parte nostra”. A proposito invece di un eventuale ruolo italiano in Libia, il capo di stato maggiore della Difesa ha dichiarato: “Il ruolo dell’Italia è sempre stato un ruolo di ricostruzione e lo sarà eventualmente anche in quel teatro. Già in passato abbiamo addestrato alcune forze di sicurezza, che però rientrando non hanno potuto operare a causa delle mutate vicende interne”. “Tocca alla politica decidere se intervenire o no in Libia. Il nostro ruolo sarà eventualmente quello di ricostruire le capacità delle forze locali di operare e garantire la sicurezza interna”.