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Per far fronte agli ultimi ritardi nelle consegne, Airbus Defence and Space ha deciso di raddoppiare la produzione dell’aereo da trasporto tattico A400M. Stando a quanto riferito alla stampa da alcuni responsabili del programma, dalle linee di Siviglia usciranno adesso 2,5 unità al mese. Il costruttore aveva pianificato questo ritmo per la fine del 2015, ma le mancate consegne del 2013 e del 2014 oltre alle penali hanno spinto la divisione ad accelerare sui tempi di quasi 8 mesi per tamponare i danni. Ad oggi sono stati solo 12 gli A400M consegnati alle nazioni partner, tra cui Regno Unito e Germania, che qualche tempo fa si era espressa molto duramente nei confronti di questo programma.
“E’ ora di cambiare passo e di entrare finalmente nel ramp-up di produzione”. Ha dichiarato il neo capo dei velivoli militari del gruppo, Fernando Alonso. “Abbiamo bisogno di accelerare produzione e consegne e, parallelamente, di sviluppare le capacità aggiuntive richieste dai nostri clienti”. “Non sarà facile”. Ha aggiunto. Intanto a Siviglia, sede della FAL (final assembly line) del velivolo sono arrivate le componenti di MSN027, uno dei 22 A400M destinati alla Royal Air Force. Airbus conta di aggiungere ulteriori capacità tattiche al velivolo e di rilasciare il “Full Common Standard Aircraft” nel 2018. I velivoli finora consegnati sono infatti in configurazione basica e saranno pertanto retrofittati.
Complessivamente per l’A400M – costo del programma oltre 20 miliardi di euro – ci sono ordini per 174 velivoli, da parte di 7 Paesi Nato (Francia, Regno Unito, Germania, Spagna, Belgio, Lussemburgo e Turchia), a cui si aggiunge la Malesia. Ad oggi gli A400M consegnati sono 12: 6 alla Francia, uno alla Germania, due al Regno Unito (che ne aspettava altri 5 quest’anno per dichiarare l’operatività iniziale), due alla Turchia ed uno alla Malesia.