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Appena prima dell’apertura dell’ILA, in svolgimento a Berlino, il numero uno di Airbus, Fabrice Bregier, è andato nuovamente all’attacco di Boeing ed ha invitato i governi europei a reagire alle presunte agevolazioni fiscali ottenute dal governo di Washington dal rivale di sempre. In particolare l’attacco del manager è andato ai circa 8,7 miliardi di dollari ricevuti da Boeing a supporto dell’ultimo wide-body lanciato sul mercato, il 777X”. “Il problema sono le condizioni nelle quali il programma 777X è stato lanciato”. Ha detto il ceo di Airbus, specificando che le agevolazioni fiscali sarebbero superiori ai costi di sviluppo del velivolo. “In questo business ci sono delle regole e le agevolazioni sono illegittime”. Secondo quanto riferito alla stampa specializzata, Airbus escluderebbe un altro ricorso al WTO (World Trade Organization), dal momento che, ha spiegato Bregier, “porterebbe via 10 anni e a quella data l’aereo sarà già in servizio da tempo”.
“Non possiamo fronteggiare concorrenti sovvenzionati”. Ha aggiunto. Nella stessa occasione, riporta Aviatioweek, il numero uno avrebbe confermato alla stampa che il 777X costringerà con ogni probabilità Airbus ad apportare altri miglioramenti all’A380. “Affronteremo la sfida 777X dopo il 2020. Il nostro A380 dovrà necessariamente evolvere, parallelamente alla tecnologia”. Ancora non si sa su cosa andranno le evoluzioni. Emirates il cliente più importante ha chiesto un programma di rimotorizzazione, ma il costruttore non si è ancora impegnato in questo senso, preferendo una riconfigurazione del ponte principale, che permetterà di aggiungere altri 30-40 posti. “Allungando il 777, Boeing aggiungerà posti e competerà con l’A380”, ha detto Bregier. “Una buona strategia”, ha aggiunto, anche se “l’A380 ha una giusta collocazione industriale, se fosse obsoleto, Emirates non ne avrebbe ordinati altri 50”.
A380 e 777X a parte, Bregier ha parlato in Germania anche di altri velivoli, come l’A330. In particolare, il costruttore europeo sembrerebbe adesso orientato a lanciare il programma A330neo, la versione rimotorizzata dell’A330. “Stiamo studiando la cosa – ha detto Bregier e sono molto più ottimista adesso che a gennaio, quando l’idea era stata scartata”. In ogni caso la cosa non è semplice e serviranno studi industriali solidi “prima di buttarsi nel progetto”. Per l’ad Airbus necessiterà di un investimento di oltre 1 miliardo per andare avanti. Gli studi sull’A320neo – ha spiegato il costruttore – sono cominciati nel 2009 ed è servito più di un anno per lanciare il programma concretamente.
Sempre sul lungo raggio, Bregier ha spiegato ai giornalisti che l’A350 – uno dei protagonisti del salone di Berlino – sta procedendo bene, “siamo in linea con i piani”, ha detto, e che il primo aereo sarà consegnato a Qatar Airways entro la fine dell’anno. Il quinto aereo per i test si unirà alla flotta per le prove il mese prossimo, mentre i primi quattro hanno totalizzato ad oggi 1.716 ore di volo. Il programma tuttavia “è ancora difficile e resterà complesso per almeno un paio d’anni”, ha aggiunto il ceo. Airbus adesso è concentrata sul ramp-up di produzione, che seguirà l’entrata in servizio.