Airbus Group: buoni risultati, ma l’A380 non decolla

Di Michela Della Maggesa

Airbus Group nel 2015 ha consegnato 635 aeromobili e ricevuto ordini per 159 miliardi di euro. Tali risultati hanno portato il portafoglio alla cifra record di 1,006 miliardi di euro. Per gli aerei commerciali, gli ordini netti ammontano a 1.080 unità, inclusi 136 A330neo e due A380, mentre fronte elicotteri le consegne sono state 395 e gli ordini netti 333 – compresi 107 H145 e 36 H175 -, a fronte di 50 cancellazioni tutte governative. Lato difesa, Airbus Defence and Space ha riportato ordini in salita del 18%, grazie a 14 ulteriori commesse per l’A300 MRTT e per cinque satelliti per telecomunicazioni. Durante l’esercizio fiscale 2015, la divisione ha anche sottoscritto un contratto con l’operatore OneWeb per 900 piccoli satelliti.  “Con questi risultati manteniamo le previsioni per il 2016 e anche oltre”. Ha dichiarato il numero uno del gruppo, Tom Enders. “Ricavi e Ebit sono cresciuti ed è migliorato il cash flow (2,8 miliardi di euro, ndr). Inoltre il portafoglio ordini ci consente di supportare il ramp-up di produzione dei nostri velivoli commerciali”. In particolare, il gruppo ha deciso di aumentare il rateo di produzione dell’A330 a 7 aerei-mese entro il 2017.
Tra le evidenze indicate dal gruppo, la consegna di 14 A350 nel primo anno di industrializzazione, la doppia certificazione dell’A320neo e il raggiungimento del breakeven per il programma A380, anche se il chief operating officer di Airbus, Tom Williams, avrebbe dichiarato in questi giorni al The Telegraph che il programma nel suo complesso “non sarà mai redditizio”, ovvero che l’investimento fatto per il più grande aereo passeggeri del mondo non sarà mai ripagato. Il responsabile ha quindi spiegato che il costruttore aveva deciso di avviare il programma guardando i profitti che il Boeing 747 realizzava una decina di anni fa. Per gli alti costi di gestione, nessuna compagnia aerea ha ordinato l’aereo negli ultimi 3 anni, ad accezione di Iran Air e All Nippon Airways. Più ottimista il numero uno di Airbus, Fabrice Bregier, che a Singapore ha dichiarato che prima o poi l’A380 “troverà la sua strada”.
Prioritario per il gruppo in questo momento dare esecuzione e gestire la transizione all’A320neo e l’accelerazione del ramp-up dei programmi A350 (dove permangono criticità lato fornitori) e A400M, che nel 2015 ha visto 11 consegne e inciso negativamente per 290 milioni di euro. Da sottolineare che nel 2015 i ricavi della divisione difesa e spazio sono rimasti stabili anche per effetto del deconsolidamento del settore lanciatori, dovuto alla creazione della joint venture Airbus Safran Launchers. “Incrementeremo – ha detto Enders – il ritorno degli azionisti proponendo un dividendo di 1,30 euro per azione”. Per il 2016 Airbus si attende di consegnare oltre 650 aerei commerciali.

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