Nave Carabiniere: obiettivo Australia

Di Michela Della Maggesa

Sono molteplici gli obiettivi della campagna di promozione della Fregata Multi Missione (FREMM) Carabiniere della Marina militare, che domani partirà da La Spezia alla volta dell’Australia, con tappe intermedie in Medio Oriente e Sud Est asiatico. La campagna, che durerà circa 4 mesi, è finalizzata da un lato ad assicurare presenza, sorveglianza marittima, rafforzare le attività di cooperazione già in corso con alcuni alleati trans-regionali ed avviare relazioni con nuovi potenziali partner e dall’altro a far “toccare con mano” il prodotto FREMM italiano all’Australia, che ha un requisito aperto per 9 unità navali. Tra i Paesi visitati da Nave Carabiniere prima di arrivare a destinazione, Arabia Saudita, Australia, Indonesia, Malesia, Oman, Pakistan, Singapore e Sri Lanka. In particolare, la sosta in Malesia, vedrà la partecipazione della Nave alla Langkawi International Maritime and Aerospace Exhibition 2017, la più importante esposizione del settore difesa del Sud Est asiatico. “Sviluppare nuove forme di cooperazione; riaprire rapporti imprenditoriali in zone dove mancavamo da tempo, come la Malesia, e inserirci in zone importanti come Singapore, dove l’Italia ha un dialogo già aperto tramite il lavoro svolto da Segredifesa, sono solo alcuni degli obiettivi di questa campagna”. Ha detto a Roma, in occasione della presentazione della missione, il capo di stato maggiore della Marina, ammiraglio Valter Girardelli, sottolineando come Nave Carabiniere sarà impegnata a svolgere attività addestrativa congiunta con le marine locali, oltre a condurre attività di dialogo e cooperazione, nonché di Maritime Capacity Building. “Questa campagna – ha aggiunto il capo di stato maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano –, oltre a rappresentare un moltiplicatore economico e di capacità, è collegata alla sicurezza del Paese, in linea con gli ambiti internazionali in cui siamo impegnati”.  “La Nave – ha detto ancora il capo di SMD -, sarà completamente equipaggiata ed effettuerà compiti di sorveglianza e sicurezza marittima di fondamentale importanza per il Paese, impegnato nel controllo dell’area subsahariana e oltre”.

Il progetto vede la collaborazione di Fincantieri, main sponsor dell’iniziativa e costruttore delle Fregate Multi Missione; Leonardo; Elettronica e MBDA Italia, che equipaggiano le FREMM con i loro sistemi, compresa la capacità antisom richiesta dall’Australia. “Questo è un modo per toccare i punti nevralgici del mercato – ha detto Giampiero Massolo, presidente Fincantieri – e per proporci con un’operazione di sistema Paese, che permette di mostrare un prodotto navigante. La campagna di Nave Carabiniere sarà cruciale per Fincantieri e ci consentirà, grazie alla Marina militare italiana, di fornire non solo un prodotto, ma un pacchetto completo”, dato da addestramento e supporto al ciclo di vita del sistema. “Siamo fiduciosi per questa competizione – ha aggiunto – per la quale abbiamo il sostegno della Difesa”. “Rappresentiamo la spalla tecnologica della Nave – ha detto poi il numero uno di Leonardo, Mauro Moretti -, dove siamo a bordo con tre delle nostre divisioni e facciamo parte dello stesso sistema Paese, che o vince o perde assieme”. Leonardo-Finmeccanica è presente sulla FREMM con svariati sistemi, tra cui quello di gestione del combattimento (CSM), sensori radar e per il controllo del tiro, sensori elettro-ottici e all’infrarosso per il tracciamento e anche con l’elicottero multiruolo NH90 NHF. Di sistema Paese ha parlato anche il managing director e executive group director strategy di MBDA Italia, Pasquale Di Bartolomeo, che ha ricordato il recente successo dell’Italia con il Qatar, che ha ordinato a Fincantieri 7 unità navali di nuova generazione, che saranno equipaggiate con sistemi Leonardo e MBDA Italia. “In Qatar abbiamo vinto grazie al Paese  – ha detto  -, realizzando un importante ritorno sugli investimenti fatti. Imporci come singola azienda oggi è sempre più difficile”. MBDA Italia partecipa alla campagna navale con sistemi di difesa aerea navale e antinave. In particolare, su Nave Carabiniere saranno esposti mockup dei missili Aster 30 e CAMM ER, nonché alcuni modelli della famiglia Marte: il Marte MK2/S e il Marte ER.

Così come avvenuto per altri contratti aventi ad oggetto sistemi di difesa, l’Australia è interessata non solo al prodotto, ma anche ad avere sul proprio territorio tecnologia ad alto valore aggiunto. “La marina australiana – ha spiegato il presidente dell’Aiad, Guido Crosetto – preferisce navi italiane e nel caso FREMM la concorrenza è rappresentata da un progetto o da un’idea. E’ essenziale pertanto giocarci bene questa partita, sfruttando il vantaggio competitivo di cui disponiamo. Stiamo parlando infatti di un contratto da 22 miliardi, in grado di tenere in piedi il sistema industriale italiano per oltre 10 anni e anche di farlo avanzare da un punto di vista tecnologico”. L’idea è quella di trasferire in Australia, dove Fincantieri ha intanto aperto una rappresentanza a Canberra, significative quote di lavoro, replicando il modello attuato dalla società negli Stati Uniti. “In caso di vittoria nascerà Fincantieri Australia. In Italia rimarrà la progettazione, ma solo nella prima fase, poi anche quella sarà trasferita. Non si tratta di una semplice vendita. Gli offriamo un cantiere navale”.

 

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