Alitalia-Fiumicino, scende in campo Enac. L’Ente fa il punto sul Mezzogiorno

Di Michela Della Maggesa

Dopo le ultime dichiarazioni del vice presidente di Alitalia e numero uno di Etihad, James Hogan, che ha invitato la società di gestione dell’aeroporto di Roma-Fiumicino a nuovi interventi per la valorizzazione dell’hub, il presidente di Enac, Vito Riggio, si è detto “meravigliato della richiesta di ulteriori investimenti sullo scalo”. Alitalia – fa sapere l’Ente nazionale dell’aviazione civile – è a conoscenza degli investimenti previsti dal contratto di programma stipulato nel 2012 tra la società Aeroporti di Roma e l’Enac. Tali investimenti sono attualmente in corso di attuazione, secondo quanto previsto dal contratto stesso, che dal 2012 al 2015, ha visto investimenti per 500 milioni di euro, con la realizzazione, tra le altre opere, del rifacimento della pista di decollo 2, della pista 3, dell’ampliamento dei piazzali aeromobili, dei controlli di sicurezza e che vedono attualmente in corso di realizzazione il Molo C e l’avancorpo T3.
“Sarà comunque cura dell’Enac acquisire ulteriori indicazioni che potranno avere riscontro nel secondo ciclo di investimenti previsto per i prossimi anni e di cui si potrà iniziare a parlare anche nel corso della riunione già convocata per l’11 settembre con i vertici di Aeroporti di Roma e di Alitalia per fare il punto sulla situazione dell’aeroporto di Fiumicino”.  Intanto, la direzione generale dell’Ente ha tenuto una riunione con i vertici delle società di gestione degli aeroporti delle regioni Abruzzo, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna per fare il punto sugli investimenti e sullo sviluppo infrastrutturale del trasporto aereo del Mezzogiorno, nonché sui progetti finalizzati alla realizzazione dei collegamenti intermodali per favorire la raggiungibilità del territorio.
In particolare, in osservanza ai propri compiti di verifica dell’attuazione dei piani di investimenti attraverso i contratti di programma, così come alle indicazioni del ministro delle infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, l’Ente ha implementato un monitoraggio per aree geografiche. “A livello nazionale – spiega Enac – gli investimenti vedono dei ritardi che richiedono un intervento strutturato ed immediato”. Alcuni di essi sono stati realizzati nel corso degli ultimi anni, dapprima attraverso fondi pubblici e comunitari, soprattutto negli anni 2000 – 2010, e nel più recente passato, con fondi a carico delle società di gestione. Dal 2000 ad oggi sono stati effettuati 1.507.466.380 euro di investimenti, “con alcuni scostamenti rispetto a quanto programmato che sono in parte giustificati dai ritardi nell’approvazione dei contratti di programma e in parte ricadono, invece, su criticità di alcune singole società di gestione”. Sulle criticità emerse dal monitoraggio verranno condotti ulteriori accertamenti, attraverso un tavolo istituito ad hoc per favorire il superamento delle stesse. Pertanto “le società di gestione, oltre alla presentazione dei piani di investimenti, dovranno indicare all’Enac anche le modalità e i fondi attraverso i quali realizzeranno gli impegni assunti”.
Il presidente di Enac Vito Riggio, ha anche ringraziato la società RFI, Rete Ferroviaria Italiana, che ha partecipato alla riunione e che sta redigendo, sempre su indicazione del ministro, un documento integrato che aggiunga agli investimenti aeroportuali quelli per lo sviluppo della rete ferroviaria e dell’alta velocità per favorire i collegamenti tra gli aeroporti e il territorio, anche in connessione con le reti metropolitane. Presenti alla riunione anche alcuni delegati della Cassa Depositi e Prestiti che ha di recente realizzato uno studio sullo stato degli investimenti aeroportuali basandosi anche su documenti dell’Enac.