Alitalia contro Fiumicino, Adr non ci sta

Di Michela Della Maggesa

In una nota, Alitalia ha fatto sapere che i danni subiti dal vettore dalle conseguenze dell’incendio divampato il 7 maggio scorso all’aeroporto di Fiumicino ammontano a 80 milioni di euro. La recente riapertura del Terminal 3 ha infatti decretato la fine della fase di emergenza ma non “la fine di numerosi problemi e limitazioni che hanno ancora pesanti effetti sulle operazioni aeroportuali”. Alitalia potrà calcolare l’ammontare totale dei danni subiti solo quando l’aeroporto tornerà a funzionare ai livelli pre incendio. “Abbiamo passato un periodo difficilissimo a causa di un evento che ci ha colpiti profondamente” – ha dichiarato Silvano Cassano, ad di Alitalia -. “In questo periodo abbiamo rinunciato a qualsiasi polemica e ci siamo concentrati interamente sul servizio ai passeggeri, per ridurne i disagi”.
“Il nostro è un piano di rilancio complesso, in uno dei settori a maggiore competizione in Italia e nel mondo” – prosegue Cassano -. Cassano accusa il principale scalo del Paese di non essere ancora un’infrastruttura adeguata a fungere da hub di una compagnia con le ambizioni di Alitalia. “I problemi di Fiumicino nascono da anni e anni di investimenti e pianificazione inadeguati e sono ormai strutturali, auspichiamo meno attenzione alla finanza e più attenzione al mercato e alle esigenze dei passeggeri”. “Se Fiumicino continuerà a puntare su compagnie low cost e servizi mediocri, – conclude Cassano – Alitalia sarà costretta a spostare la sua crescita altrove”.
Immediata la reazione di Aeroporti di Roma, società che gestisce l’aeroporto. “Aeroporti di Roma non intende commentare le cifre fornite da Alitalia e la fondatezza delle stesse circa eventuali danni subiti per effetto dell’incendio e ricorda che sono ancora in corso le indagini per la definizione delle eventuali responsabilità. Quel che ritiene essenziale, invece, è sottolineare che è in corso di realizzazione un piano di investimenti da circa 11 miliardi, che è stato possibile avviare solo nel 2013 in seguito all’approvazione del contratto di programma, dopo oltre 10 anni di limbo causato dall’assenza del contratto”.
“Circa poi l’accenno agli investimenti e alla finanza, si ricorda che AdR è un operatore pochissimo indebitato e che ha già tutte le risorse necessarie a supportare lo sviluppo dell’aeroporto e della destinazione Roma, senza alcuna discriminazione tra le compagnie operanti sul mercato. Inoltre ADR non ha bisogno alcuno di nuova finanza, né di nuovi capitali, né di distribuire capitale ai propri azionisti”. La società di gestione ricorda infine che negli ultimi 3 mesi la crescita del sistema aeroportuale romano è stata del 5,6%, nonostante gli effetti dell’incendio, e che oggi l’aeroporto di Fiumicino è in una situazione di piena ed efficiente operatività con punte giornaliere di oltre 140 mila passeggeri (+7,3% nell’ultima settimana). Intanto un nuovo incendio è divampato oggi sullo scalo romano, con forti ripercussioni sull’operatività dei voli.