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Il vettore low cost easyJet ha completato i test per le ispezioni degli aeromobili attraverso droni, che entrerà in servizio nel 2016 e sta testando la stampa 3D per produrre parti di ricambio per i suoi aerei. Accanto a questo, in collaborazione con Airbus, che fornirà il sistema di telemetria, sta mettendo a punto un dispositivo per prevedere qualunque tipo di problema tecnico e intervenire preventivamente per ridurre al minimo i ritardi. Queste importanti innovazioni sono state presentate ieri a Milano-Malpensa, seconda base operativa di easyJet dopo Londra-Gatwick.
Per quanto riguarda i velivoli senza pilota è stato dimostrato, durante la fase di sperimentazione avviata lo scorso anno, che è possibile ridurre significativamente i tempi di ispezione, per garantire un più rapido ritorno all’operatività dei velivoli. Mentre sul versante 3D, l’intento è quello di sostituire le parti in cabina, come ad esempio i braccioli, al fine di velocizzare il processo di sostituzione e ridurre gli spazi di stoccaggio per le parti di ricambio. La tecnologia della stampa 3D sarà, inoltre, parte della concezione dei motori di prossima generazione ordinati da easyJet. Il motore Leap di CFM International contiene, infatti, parti stampate in 3D, tra cui gli ugelli di iniezione, le pale di ventilazione con filtro a carbone e i materiali compositi a matrice ceramica.
Nel corso dell’evento, Lionel Delle Vedove, Innovation Project Manager di Airbus, ha presentato la soluzione di prognostica per le manutenzioni che è in fase di studio con la compagnia inglese, che permetterà di ricevere informazioni in tempo reale dai sistemi degli aerei. Tali informazioni saranno poi analizzate e le previsioni dei guasti inviate ai team operativi della compagnia affinché possano essere utilizzate per pianificare la manutenzione e intervenire in modo preventivo sui guasti tecnici. Grazie a questa collaborazione, easyJet, potrà ridurre ulteriormente i ritardi legati a problemi tecnici, migliorando la performance positiva che negli ultimi 5 anni ha già visto una riduzione da 10 a 6 ritardi ogni 1000 voli.
“L’Italia è un Paese strategico per easyJet”. Ha dichiarato Carolyn McCall, ceo easyJet. “Non è un caso, quindi, se siamo qui. Milano, in questi mesi più che mai, con Expo 2015, è un crocevia di innovazioni e ispirazioni per il futuro, e vogliamo esserne parte”. “L’anno scorso – ha aggiunto il numero uno della compagnia – abbiamo annunciato un’intera gamma di nuove tecnologie emergenti che intendevamo applicare al settore dell’aviazione per la prima volta, per poter gestire la nostra flotta di aeromobili in maniera più efficace e sicura. Molte di queste tecnologie sono ora state introdotte nell’operatività quotidiana. Per citarne alcune, una flotta interamente “paperless” in cabina di pilotaggio, l’utilizzo di app che aiutano a semplificare processi come la sostituzione delle pale delle turbine in caso di collisioni con volatili o ancora di un’app per il nostro centro di controllo operativo per aiutare ingegneri ed equipaggi a risolvere i problemi tecnici degli aeromobili easyJet nell’intera rete di collegamenti della compagnia”.
“L’utilizzo di queste tecnologie innovative – ha spiegato Ian Davies, Head of Engineering di easyJet – libera i nostri ingegneri, consentendo loro di dedicarsi a compiti più specializzati, tenendo bassi i costi e di conseguenza anche le nostre tariffe, e aiuta a ridurre al minimo i ritardi in modo da poter continuare a essere fra i leader del settore per puntualità e sicurezza” . easyJet ha la flotta Airbus a fusoliera stretta più grande d’Europa e la quarta al mondo. Dal 2003, il costruttore ne ha consegnato alla compagnia in media uno ogni due settimane. Attualmente sono in ordine 158 aerei. A oggi, easyJet opera con una flotta composta da 85 aeromobili A320 (180 posti) e 149 aeromobili A319 (156 posti).