Arrestato l’ex capo SMA indiano per il contratto con AgustaWestland

Di Redazione Airpress

Shashindra Pal Tyagi. ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare indiana è stato arrestato in merito alla vicenda legata all’acquisto di 12 elicotteri AW 101 da AgustaWestland, società controllata di Leonardo-Finmeccanica. Come riporta DefenseNews, l’accusa mossa dal Central Bureau of Investigation (CBI) è di “aver accettato pagamenti illegali per esercitare influenza attraverso mezzi corrotti o illegali”. Insieme a Tyagui, arrestati anche il cugino Sanjeev Tyagi, e l’avvocato Gautam Khaitan. Il contratto del Ministero della Difesa indiano era già stato annullato nel gennaio del 2014. Ad aprile di quest’anno lo stesso ministro Manohar Parrikar aveva spiegato al Parlamento di Delhi che bando di gara era stato deviato per favorire AgustaWestland. “Le specifiche tecniche sono state modificate; in particolare la quota degli elicotteri da 6000 metri a 4500 metri, mentre l’aumento dell’altezza della cabina di guida degli elicotteri a 1,8 metri ha avuto il solo scopo di favorire gli AW 101 di AgustaWestland”, aveva detto Parrikar. Il ministro aveva parlato di “una mano invisibile” dietro il contratto. Il contratto con AgustaWestland era stato siglato nel 2010 per un valore di 556 milioni di euro. Un funzionario del ministero avrebbe detto a DefenseNews che mentre l’indagine del CBI prosegue, non c’è alcuna proposta da parte del governo di mettere nella lista nera AgustaWestland o la società madre di Leonardo-Finmeccanica. Non sarebbe comunque una novità. Tra il 2005 e il 2012, alcune aziende del comparto difesa hanno fatto proprio questa fine con l’accusa di corruzione. Singapore Technologies Kinetics, Israel Military Industries (IMI), Oerlikon-Bührle AG sono stati bandite dal fare affari in India per i successivi dieci anni con l’accusa di presunta corruzione. Nel 2005, anche la sudafricana Denel è entrata nella lista nera. Comunque il ministero della Difesa indiano ha emanato recentemente delle nuove linee guida per ridurre il tempo di permanenza massima nella blacklist da dieci a cinque anni.

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