ATR: Accordo per 40 velivoli a Iran Air

Di Michela Della Maggesa

Conclusione delle trattative tra ATR e Iran Air. La joint venture paritetica tra Finmeccanica e Airbus Group ha firmato a Teheran un accordo – il primo del 2016 per ATR – con il vettore per 40 nuovi ATR 72-600. L’accordo prevede 20 ordini fermi e 20 opzioni ed è valutato circa un miliardo di euro. La firma fa seguito alle trattative commerciali apertesi a Roma e Parigi in occasione della visita del presidente iraniano Hassan Rohani, accompagnato dal ministro dei Trasporti, Abbas Ahmad Akhoundi. L’acquisto dei velivoli sarà effettuato con la partecipazione delle Agenzia di credito all’export Sace e Coface. “Questo mercato, appena aperto – fa sapere il costruttore – ha un grande potenziale di crescita sul domestico”. “Siamo onorati di partecipare a questa nuova era per l’Iran – ha dichiarato Patrick de Castelbajac, chief executive officer di ATR –, fornendo alla compagnia di bandiera gli aerei adatti a far crescere il traffico regionale attraverso il Paese”.
Il turboelica più venduto al mondo nella categoria fino a 90 posti (la quota di mercato di ATR è del 77%), viene prodotto per il 50% tra Pomigliano D’Arco (Napoli) e Foggia. In particolare, negli stabilimenti campani di ATR si costruisce l’intera fusoliera, dotata di apparecchiature e sistemi, mentre in Puglia è attiva la produzione dello stabilizzatore orizzontale in fibra di carbonio. Compreso l’indotto, il programma da lavoro nel Paese a circa 2.000 persone e, con l’incremento del ramp-up di produzione, “ci si attende che anche in Italia, così come in Francia, possa salire il numero degli addetti”. Aveva detto a inizio gennaio il numero uno di ATR, illustrando ai giornalisti i risultati annuali e spiegando come a Tolosa l’organico già nel 2015 si sia arricchito di una cinquantina di persone
 
 

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