Ottocento consegne nei primi 23 anni di attività, settecento nei 10 successivi, fino al traguardo della millecinquecentesima fusoliera consegnata. Questi alcuni numeri di Pomigliano D’Arco, il più grande stabilimento di Leonardo nel Sud Italia, visitato questa mattina dal neo ministro Luigi Di Maio, dove viene costruita e assemblata l’intera fusoliera dell’ATR, frutto della cooperazione paritetica tra Leonardo e Airbus Group. Alla cerimonia di consegna al consorzio italo-francese hanno partecipato, oltre al cliente finale del velivolo (un 72-600) Japan Air Commuter, i rappresentanti delle istituzioni, i vertici di Leonardo, di ATR e i dipendenti impegnati nel programma.
“Ogni otto secondi decolla un ATR, uno dei 10 velivoli di maggior successo al mondo su cui dobbiamo continuare ad investire per crescere ancora”. Ha detto Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo, ricordando come nel 2017 siano stati realizzati dalla joint venture, “una partenrship di successo”, 113 nuovi ordini, il triplo rispetto all’anno precedente, a dimostrazione che le prestazioni del velivolo, la sua flessibilità operativa, l’economicità di servizio e il ridotto impatto ambientale costituiscano tuttora – ad oltre 30 anni dalla data di avvio del programma – un punto di riferimento per l’industria del trasporto aereo regionale grazie alle ottime caratteristiche di progetto ed ai continui aggiornamenti tecnologici apportati. “Il significativo traguardo di oggi – ha aggiunto – dimostra l’eccellenza di Leonardo nell’industria aeronautica civile e dei siti del Mezzogiorno d’Italia, dove operano risorse altamente qualificate da valorizzare ancora”. “Coccolare i clienti – ha poi spiegato il numero uno di Leonardo – è fondamentale e lo stiamo facendo. Con JAC ad esempio possiamo fare ancora tanta strada, il Giappone è pieno di isole da connettere”.
La famiglia di velivoli ATR (42 e 72 -600) è, come più volte sottolineato a Pomigliano, oggetto di costanti miglioramenti tecnologici ed è stata da poco lanciata la variante freighter del velivolo, che ha permesso ad ATR di entrare nel mercato cargo nordamericano con Fedex. “Con Airbus – ha detto ad Airpress Alessandro Profumo -, stiamo lavorando tanto e bene. Il primo passaggio fatto è un miglioramento sotto il profilo ambientale, specie per diminuire il rumore. A questo si aggiunge un’avionica rinnovata e moderni strumenti di assistenza alla navigazione, per avere un prodotto sempre più moderno che continui ad essere innovativo nonostante gli anni”. “I progetti attuali – ha aggiunto il ceo, rispondendo a proposito dell’ipotetico progetto di cui si è tanto parlato in questi anni per un nuovo velivolo regionale turboelica da 90 posti – hanno un successo tale che è bene rimanere concentrati su di essi”.
“Il successo di ATR in tutto il mondo riflette il continuo impegno dei nostri azionisti verso il programma” ha dichiarato Christian Scherer, amministratore delegato di ATR. “Oggi possiamo dire con orgoglio che i nostri velivoli sono operati da 200 compagnie aeree in circa 100 paesi. Il contributo di Leonardo negli ultimi dieci anni, in cui abbiamo raddoppiato la produzione delle fusoliere e soddisfatto le crescenti esigenze del mercato, è importante per la nostra posizione di market leader, che ci vede posizionati davanti ai nostri competitor, Bombardier ed Embraer, nell’offerta di nuove opportunità commerciali a basso costo. Ci congratuliamo con tutti i dipendenti per aver raggiunto insieme questo importante traguardo e per continuare a costruire il futuro degli aerei regionali”.
La fusoliera del millecinquecentesimo ATR lascerà nei prossimi giorni la linea di produzione dello stabilimento campano e verrà spedita a Tolosa, dove sarà completato l’assemblaggio. Prima della fine dell’anno, l’aereo sarà consegnato a Japan Air Commuter, sussidiaria di Japan Airlines, che ha ordinato in tutto nove ATR 42-600, di cui uno, il 1.500 appunto, convertito in un 72-600. La modifica apportata al contratto segnerà l’arrivo del 72 in Giappone. “La scelta dell’ATR 42-600 è stata efficiente per le nostre operazioni e per mantenere sostenibile la crescita del traffico aereo in Giappone”. Ha dichiarato Hiroki Kato, presidente Japan Air Commuter, presente a Pomigliano. “Adesso, grazie a questo velivolo beneficeremo della comunalità di entrambi i modelli e diminuiremo i costi operativi per posto nelle nostre rotte regionali”. Con circa 1.700 ordini ed oltre 1.400 esemplari consegnati, l’ATR è fra i velivoli commerciali di maggior successo nella storia dell’aviazione civile. Dall’inizio del programma i velivoli ATR hanno compiuto oltre 30 milioni di voli. ATR ha un portafoglio ordini pari all’equivalente di tre anni di produzione.
Per tutti gli ATR, Leonardo realizza l’intera fusoliera, completamente equipaggiata, e gli impennaggi di coda verticale ed orizzontale in materiale composito che escono dallo stabilimento di Foggia. Leonardo è inoltre responsabile di specifiche attività di ingegneria per le modifiche di configurazione relative alle singole versioni, del supporto logistico e della realizzazione delle parti di ricambio delle componenti realizzate negli stabilimenti italiani. “In Campania – ha ricordato nel suo discorso di saluto il presidente di Leonardo, Gianni De Gennaro – sono attive cinque divisioni del nostro gruppo e sei stabilimenti che sviluppano una forza lavoro di oltre 4.500 unità. Una regione che ha in sé una fortissima vocazione aerospaziale, in cui Leonardo costituisce il fulcro di un sistema industriale che può contare sull’eccellenza di piccole e medie imprese in grado di competere autonomamente anche a livello internazionale e che forniscono occupazione qualificata sul territorio”. “Tecnologia, che consente di mantenere un vantaggio nei confronti di altre realtà, internazionalizzazione e sistema, sono le tre parole chiave che trovano concretizzazione nella consegna ad un cliente giapponese di un prodotto ad alta tecnologia”.
Di occupazione, investimenti e aerospazio ha parlato anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, presente alla cerimonia di consegna di ieri. “Per la prima volta – ha detto – abbiamo avuto un incontro (con i vertici di Leonardo, ndr) in un clima di serenità. Leonardo ha impresso un passo diverso all’impresa campana e oggi voglio rassicurare i lavoratori di Pomigliano dove ci sarà lavoro vero”. Nel settore aerospazio, la Campania, ha ricordato il governatore, è la seconda regione per fatturato dopo la Lombardia e la prima per numero di addetti. “L’aerospazio è un settore che dobbiamo difendere con i denti”, ha aggiunto De Luca, sottolineando l’importanza del comparto per l’intero indotto “che vive del lavoro di Leonardo” ed il valore offerto dal continuo scambio con il mondo della ricerca, rappresentato in Campania dall’università e dal centro ricerche aerospaziali CIRA. “C’è ancora molto da fare – ha concluso De Luca -, dobbiamo riorganizzare il rapporto tra Leonardo e le aziende fornitrici, garantire puntualità nelle consegne e qualità del prodotto. Le nostre Pmi devono diventare forti nel mondo senza dipendere da un unico cliente. Per fare questo e rimanere competitivi investiremo. La Regione è pronta a fare la propria parte. Ci saranno ulteriori agevolazioni per chi vorrà investire nel settore aerospaziale”.
Rassicurazioni sono arrivate da Pomigliano anche per Nola, dove Leonardo è presente sempre nel settore delle aerostrutture. Nello stabilimento, che impiega circa 820 persone altamente qualificate, si producono componenti per vari programmi, tra cui Eurofighter, Airbus A380 e, da inizio 2018, A321. “Abbiamo programmi di successo – ha detto Profumo –, che compensano il rischio di altri. A Nola l’A380 è fermo, le compagnie preferiscono altri aerei, ma noi dovevamo correre questo rischio e cercheremo di sopperire con gli altri programmi in cui siamo coinvolti”.