Secondo il costruttore Atr, la domanda di nuovi aerei turboprop in Cina raggiungerà le 300 unità entro il 2035. Il previsto sviluppo del network regionale, si parla di 800 nuove rotte, spingerà notevolmente la domanda di questo tipo di velivoli nei prossimi 20 anni. Nel dettaglio delle 300 consegne previste, 270 riguarderanno il segmento 61-80 posti, mentre le rimanenti quello 40-60. “Un potenziale enorme per l’introduzione di moderni aerei turboprop per il corto raggio in Cina”. Fa sapere il costruttore.
In questo momento i velivoli regionali rappresentano solo il 2,5% della flotta totale della Cina, rispetto al 25% di quella mondiale. Secondo le indicazioni fornite, circa l’80% dei velivoli sarà utilizzato per la creazione di nuovi collegamenti, sopratutto nelle zone e regioni meno popolate, dove sono state meno sviluppate le infrastrutture di terra, come strade e ferrovie ad alta velocità. In queste regioni un trasporto aereo flessibile ed economico potrebbe essere la soluzione migliore per aumentare la connessione del Paese. In Cina sono previsti 70 nuovi aeroporti nei prossimi 5 anni, che si aggiungeranno ai 200 esistenti.
“In Cina esiste una reale necessità di nuovi collegamenti regionali, sia tra piccole città, sia tra queste e i grandi hub”. Ha spiegato John Moore, Head of Global Sales di Atr. “L’aviazione regionale – ha aggiunto – è essenziale per fornire connessioni efficienti e spingere sullo sviluppo economico”. In Asia Pacifico esiste dal 2014 la più grande flotta operativa di Atr al mondo e da oltre 20 anni la Cina è partner del programma attraverso Xian Aircraft Company (XAC), sussidiaria di China Aviation Industry Corporation (AVIC), che costruisce diverse componenti, incluse la sezioni di fusoliera dell’Atr 42 e del 72 e le wing box del 42.