Aviazione sostenibile, l’attività di Rolls-Royce

Di Michela Della Maggesa

Costruttori, compagnie aeree e istituzioni stanno mettendo in piedi diverse iniziative con un obiettivo preciso: emissioni zero entro il 2050. I cambiamenti climatici sono diventati oggetto di seria preoccupazione e l’impatto dell’umanità sul clima richiede una serie di azioni correttive su molti fronti. Il settore dell’aviazione in particolare, che con le sue emissioni (e non solo di CO2) impatta notevolmente sui livelli di riscaldamento globale – come confermato anche da uno studio dell’istituto di fisica atmosferica dell’Agenzia spaziale tedesca – si sta pertanto attrezzando con azioni mirate a proteggere il Pianeta.

L’aviazione contribuisce per il 2% alle emissioni di biossido di carbonio prodotte dall’uomo e  l’industria aeronautica è diventata il primo settore industriale al mondo a fissare un obiettivo ambizioso: entro il 2025 ridurre della metà le emissioni di CO2 rispetto ai valori del 2005 e limitare la crescita di emissioni nette entro il 2020, passando per l’attuazione, prevista per quest’anno,  del programma di compensazione e riduzione del carbonio per l’aviazione internazionale concordato dalle nazioni dell’Organizzazione Internazionale per l’aviazione civile (Icao).

Negli ultimi 40 anni le tecnologie relative ad aeromobili e motori hanno ridotto le emissioni di CO2 di una media annuale di oltre l’1% per miglio per passeggero. Si tratta del risultato di importanti investimenti in ricerca e sviluppo in diversi ambiti: materiali, efficienza aerodinamica, progettazione digitale e dei metodi di produzione, sviluppo di turbomacchine e ottimizzazione dei sistemi aeronautici. Per molti anni, attraverso organizzazioni di settore e organismi internazionali, la comunità aeronautica si è impegnata a raggiungere una serie di obiettivi decisivi per migliorare le prestazioni ambientali degli aerei.

“Crediamo in nell’aviazione, ma per arrivare ad averne una sempre più sostenibile è necessario parlare con una voce sola. Una collaborazione intensa e chiara con tutti i soggetti coinvolti è la chiave per avere successo in questa impresa”. Afferma Paul Stein, Rolls-Royce Plc, nell’illustrare alla stampa il lavoro svolto dal gruppo britannico per ridurre l’impatto dell’aviazione sul clima. “Sono molti i progressi fatti dai nostri motori aeronautici. Siamo sulla giusta traiettoria, ma  molto è il lavoro ancora da fare per centrare l’obiettivo 2050”.

La domanda di trasporto aereo cresce con una media annua del 4% e nei prossimi anni saranno 37.000 i nuovi aerei passeggeri richiesti dal mercato. A tali ratei, le soluzioni per ridurre il livello di emissioni sono sempre più urgenti per l’intera industria aeronautica. “Nel 2018 – dice Paul Stein – abbiamo investito 1,4 miliardi di sterline in nuove tecnologie, due terzi dei quali destinati a ridurre l’impatto ambientale dei nostri motori”. Secondo gli studi fatti, l’efficienza del motore incide per il 30% sul miglioramento delle prestazioni di un aeromobile.

In questo ambito Rolls-Royce sta lavorando su più fronti: design (di aerei e motori) e carburanti sostenibili. “Nel processo di decarbonizzazione sono coinvolte 23 industrie leader di settore e università di tutta Europa”, afferma Stein, spiegando che l’attività si sta principalmente concentrando sull’evoluzione delle turbine a gas; l’incremento dell’uso di carburanti sostenibili (sustainable aviation fuels- SAF) e alternative radicali: aerei elettrici e a idrogeno, il tutto nell’ottica di innovare parallelamente cellula e motore. “Oggi lo 0,01% dei voli viene effettuato utilizzando SAF, carburanti con i quali i nostri nuovi motori della famiglia Trent sono compatibili”. Mentre per quanto riguarda l’elettrificazione si lavora per esportare le tecnologie messe a punto per piccoli velivoli agli aerei più grandi.