“Non tutti i cervelli fuggono dall’Italia: ne siamo testimoni oggi a Colleferro.” Così l’amministratore delegato di Avio, Giulio Ranzo, commentando la presenza a Colleferro, alle porte di Roma, di un centinaio tra i maggiori esperti europei di lanciatori spaziali per un progetto che vede il guppo Avio in un ruolo guida sia per i nuovi motori spaziali, sia per il lanciatore orbitale Vega C, per il quale è in corso la PDR. “Grazie ai finanziamenti del MIUR e dell’Agenzia spaziale italiana” ha ancora detto Ranzo, “abbiamo la responsabilità di guidare il lavoro del consorzio europeo che, sotto l’egida dell’Agenzia spaziale europea, sviluppa una versione ancora più avanzata e potente del lanciatore orbitale Vega. Dopo i primi sei lanci perfetti, il lanciatore è già considerato il migliore vettore della sua categoria a livello mondiale. Ma, in un settore in cui gli sviluppi richiedono anni di lavoro, siamo subito partiti a svilupparne ulteriori miglioramenti. Siamo orgogliosi di meritare la fiducia del nostro Paese, e di poter così contribuire a mantenere in Italia livelli di competenza tecnologica che tutto il mondo ci invidia”. Attraverso ELV (70% Avio, 30% Asi) il gruppo Avio, prime contractor del futuro lanciatore Vega C, sta ospitando a Colleferro il secondo incontro della Preliminary Design Review (PDR), tappa importante nell’ambito del programma Vecep (VEga Consolidation and Evolution Program) per lo sviluppo del futuro lanciatore.
“Lo sviluppo di un sistema complesso che richiede anni e centinaia di migliaia di ore di progettazione e sperimentazione, viene suddiviso in un certo numero di fasi consequenziali”, spiega Pierluigi Pirrelli, amministratore delegato di ELV. “Al termine di ciascuna fase il gruppo di progetto si sottopone volontariamente al severo esame di esperti esterni, che, non partecipando in prima persona alle attività, apportano il contributo da un punto di vista più oggettivo. L’esame al quale ci sottoponiamo è iniziato circa un mese fa, quando abbiamo sottoposto, in maniera controllata e riservata, più di un centinaio di documenti tecnici che spiegano le motivazioni delle scelte sin qui effettuate. Gli esperti europei hanno obiettato e criticato mentre noi abbiamo argomentato e giustificato. Oggi tiriamo le fila di questo lavoro congiunto in modo da arrivare serenamente alle correzioni che sono davvero utili allo scopo di acquisire la massima confidenza nella bontà delle nostre scelte per assicurare il pieno successo del nuovo lanciatore”. Vega C, il cui sviluppo è stato approvato dall’Esa nel 2014, condividerà con il nuovo lanciatore Ariane 6 (foto a destra) il motore P120 C.