Avio, Ranzo nuovo amministratore delegato, Lasagni vice presidente

Di Michela Della Maggesa

In attesa di sapere finalmente quale sarà l’assetto definitivo dell’azienda, Avio (81% Cinven, 14% Finmeccanica, 5% altri azionisti) ha un nuovo amministratore delegato. Si tratta di Giulio Ranzo, che assume la carica di a.d. e direttore generale, al posto di Pier Giuliano Lasagni, nominato dal cda vice presidente e a cui è stato assegnato l’incarico di supportare la società – che partecipa al programma Ariane e tramite Elv (70% Avio, 30% Asi) sviluppa a Colleferro il lanciatore Vega – nello sviluppo del business e di nuove strategie. “Sotto la sua guida – ha dichiarato Roberto Italia, presidente Cinven Italia e membro del cda – Avio ha conquistato un ruolo forte nel competitivo mercato dei lanciatori, accreditandosi con il Vega come un player di primo piano e assicurando ai lavoratori un futuro stabile. Con Pier Giuliano abbiamo ragionato di continuità, visione ed imprenditorialità per la successione nella leadership di Avio e con Giulio Ranzo abbiamo quello che cercavamo. Sappiamo che potrà contare su un team competente e compatto, pronto per affrontare le sfide, industriali e societarie, dei prossimi anni”.
“Sono fiero – ha dichiarato Pier Giuliano Lasagni – di aver potuto guidare Avio nel momento difficile della separazione dal ramo aeronautico e di averla portata agli attuali livelli di importanza (da poco è stato dato il via libera al Vega-C, versione evoluta del lanciatore europeo, ndr) e riconoscimento nel business spaziale con la partecipazione a Ariane 5 e con lo sviluppo e realizzazione del lanciatore Vega.  Ho dedicato la mia vita professionale all’aerospazio e continuerò a dare il mio contributo affinchè questa azienda possa portare sempre più in alto il nome dell’Italia nella conquista sostenibile dello spazio.” Giulio Ranzo, 44 anni, ha svolto diversi incarichi di consulenza strategica nel settore dell’aerospazio e della difesa in vari Paesi. “Raccolgo – ha detto Ranzo – il testimone in un momento importante per Avio, un’azienda il cui livello di eccellenza tecnologica e di vision dimostrato dal management e dalle maestranze hanno rappresentato la chiave di successo per portare l’Italia tra i pochi paesi al mondo in grado di avere un proprio lanciatore spaziale”.
Per dare un assetto definitivo all’azienda sono in essere da tempo discussioni con diversi imprenditori, Finmeccanica compresa, che ha ribadito più volte  il suo interesse per il segmento dei lanciatori. Industria e istituzioni italiane vorrebbero trovare una soluzione che consenta alla società di rimanere nel perimetro nazionale e, come aveva dichiarato l’ex a.d., “tale e quale, ovvero capace di sostenere (con il Vega, ndr) gli equilibri in Europa”.  Il consolidamento del programma Vega è stato contestuale a quello di Ariane 6, dove il ruolo principale lo gioca la joint venture tra Airbus e Safran, Airbus Safran  Launchers (ASL), che si occuperà del nuovo lanciatore pesante europeo anche da un punto di vista commerciale. L’Europa ha intenzione infatti di gestire i due programmi separatamente, per non creare squilibri in un settore altamente strategico quale quello dei lanciatori. Per questo però è necessario garantire la partecipazione dell’industria –  ad Avio ed Elv in particolare – anche al controllo della parte marketing dei servizi di lancio.