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Avio si prepara ad incrementare il ritmo produttivo. Giulio Ranzo, amministratore delegato della società e Pierluigi Sanna, sindaco di Colleferro, hanno inaugurato il cantiere per la realizzazione dei nuovi impianti industriali che accoglieranno le lavorazioni per i nuovi lanciatori Vega C, versione evoluta dell’attuale lanciatore europeo e Ariane 6 successore del lanciatore pesante dell’Esa Ariane 5. “E’ un progetto molto importante per Avio perché pone le basi industriali per programmi molto ambiziosi e già approvati in sede europea, quali Vega C e Ariane 6. L’investimento complessivo entro il 2019, solo per le infrastrutture, è di 35 milioni di euro”. Una volta completati, gli edifici ospiteranno le principali attività di fabbricazione degli involucri per i nuovi lanciatori spaziali, entrambi fondati sulla tecnologia Avio per le strutture in fibra di carbonio e per i booster a propellente solido.
Procede intanto regolarmente la campagna di lancio del Vega, che il 2 dicembre si staccherà dalla rampa a Kourou per la sesta missione, la terza nel 2015. “Il Vega è un prodotto eccezionale”, ha detto Giulio Ranzo, “che ancora non ha dispiegato completamente il suo potenziale. Per prestazioni ed efficienza si pone senz’altro tra i prodotti più competitivi oggi sul mercato e sono certo che i clienti, per portare in orbita i loro satelliti, sempre più in futuro vorranno il Vega”. Ad andare in orbita Lisa Pathfinder, il primo osservatorio dell’Esa dedicato allo studio delle onde gravitazionali. Lo scopo di Lisa Pathfinder è dimostrare la possibilità di controllare e misurare con estrema precisione il movimento di due masse in condizioni di caduta libera. Questa sesta missione conclude il contratto Verta (Vega Research and Technology Accompainment). I voli successivi, a cominciare dal primo volo del 2016, faranno parte dei cosiddetti voli commerciali, per i quali è già stato siglato con Arianespace un contratto per i prossimi dieci lanciatori del valore di circa 260 milioni di euro”.