Aviogei, una delle ultime imprese italiane ad essere stata coinvolta nel programma F-35, consegna oggi al prime contractor Lockheed Martin, la prima gru semovente per la manutenzione dei motori del caccia, uscito dallo stabilimento dedicato di Campoleone. La società, che ha sede ad Aprilia, è stata selezionata dagli Usa come fornitore di tutti i Paesi partecipanti al programma, che entro il 2020 vedrà volare 670 caccia. I “crane” destinati al sollevamento a non meno di 5 metri da terra, per ispezione e manutenzione del propulsore del velivolo, sono in grado di operare sia su basi a terra che su portaerei, anche in condizioni ambientali critiche e sono stati sviluppati con tecnologie innovative, totalmente italiane, messe a punto da Aviogei in risposta alle specifiche di Lockheed. Per affrontare la produzione delle gru a propulsione elettrica, Aviogei ha investito circa 620.000 euro, da ammortizzare con la produzione di serie. Il lotto iniziale comprende 12 unità, “ma – fa sapere l’ing. Franco Cesarini, presidente Aviogei – il fabbisogno potrebbe andare ben oltre”. Così come per altri contratti di fornitura aventi ad oggetto il JSF, anche quello rilasciato in esclusiva mondiale da Lockheed ad Aviogei, è indipendente dal numero di F-35 che saranno ordinati dall’Italia, le cui aziende ad oggi hanno in essere contratti per 1 miliardo di dollari. “Queste attrezzature rappresentano un ulteriore successo internazionale di Aviogei”, ha sottolineato Cesarini. “L’industria italiana ha un ruolo chiave nella realizzazione delle capacità tecnologiche avanzate di questo aereo”, ha dichiarato Mary Ann Horter, della Lockheed . “Il lavoro svolto da Aviogei e da tutte le aziende coinvolte nel programma è di fondamentale importanza per la piena operatività di tutti gli F-35”. Presente alla cerimonia di consegna anche il capo di stato maggiore dell’Aeronautica, generale Preziosa.