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In attesa di ufficializzare un contratto per la fornitura di mezzi di supporto a terra con l’aeronautica di un Paese africano, Aviogei sta per consegnare i due “crane” – prototipo ed esemplare di preserie – progettati, sviluppati e costruiti per il sollevamento e la manutenzione dell’F-35. In particolare uno andrà alla FACO (Final Assembly and Check Out) di Cameri e l’altro negli Stati Uniti. Prima della partenza le due macchine sono state visionate dal capo di stato maggiore dell’Aeronautica, generale Pasquale Preziosa.
“Un’occasione quanto mai importante per presentare al capo di SMA l’attività svolta in 45 anni di storia da Aviogei nel settore dei Ground Support Equipments aeroportuali e in particolare negli Airport Ground Equipments per la Difesa”, ha dichiarato l’ing. Franco Cesarini, presidente del Gruppo Aviogei, al termine della presentazione e della dimostrazione delle due macchine al generale Preziosa. “Mi ha colpito molto la tecnologia e l’innovazione espressa nel settore aeronautico da Aviogei, la sinergia con la Lockeed Martin, che ha consentito di realizzare un equipaggiamento versatile ed innovativo dal punto di vista manutentivo, ma soprattutto lo sforzo di una società, a conduzione familiare, che sta investendo molto per mantenere la leadership mondiale nel campo dei servizi aeronautici”. Ha detto il generale Preziosa, durante la visita. Aviogei lavora da tempo con l’Aeronautica, alla quale ha fornito una serie di equipaggiamenti di supporto per gli aeromobili da trasporto sviluppati su specifiche della Forza Armata, tra i quali i “key loader” per l’imbarco di carichi pesanti sui Boeing 767 in linea con l’Am.
Destinati al sollevamento a non meno di 5 metri da terra, per ispezione e manutenzione del propulsore del velivolo e in grado di operare sia su basi a terra che su portaerei, anche in condizioni ambientali e di mare critiche, i crane per l’F-35 sono stati sviluppati adottando tutta una serie di tecnologie innovative, totalmente italiane, messe a punto da Aviogei in risposta alle stringenti specifiche Lockheed Martin. Semoventi e a propulsione totalmente elettrica, le macchine sono ripiegabili in pochi minuti per essere aviotrasportati su C-130.
Un lavoro che per il Gruppo Aviogei ha rappresentato un investimento da 620.000 euro da ammortizzare con la produzione di serie. Produzione che dovrebbe partire a brevissima scadenza con un primo lotto da produrre nel nuovo stabilimento dedicato, che Aviogei sta allestendo ad Aprilia. In totale non meno di 55 macchine su più lotti, “ma il fabbisogno potrebbe anche essere superiore, nell’arco di due o tre anni”, fa sapere l’azienda. Così come per altri contratti di fornitura aventi ad oggetto il JSF, anche quello rilasciato in esclusiva da Lockheed Martin, che fa di Aviogei l’unica “source” a livello mondiale, è indipendente dal numero di F-35 che saranno ordinati dall’Italia. “Queste attrezzature rappresentano un ulteriore successo in campo internazionale di Aviogei”, ha sottolineato Cesarini. Un successo che si somma a quelli recentissimi ottenuti con i contratti di fornitura di mezzi civili a clienti esteri fra cui gli Ambulift, sistemi d’imbarco di passeggeri a ridotta mobilità nei quali l’azienda è uno dei leader mondiali.
Aviogei è una delle ultime imprese italiane, in ordine di tempo, ad essere stata coinvolta nel programma F-35, che ad oggi ha contrattualizzato in Italia circa 1,5 miliardi di dollari, attività di Finmeccanica-Alenia Aermacchi inclusa. Intanto sulla FACO, è stato completato AL-1, il primo F-35 italiano in versione convenzionale, che a brevissimo effettuerà il roll-out. L’esemplare nel 2016 volerà sulla base di Luke, dove si addestreranno i primi piloti italiani.