L’AW609 prossimo alle prove con ghiaccio

Di Redazione Airpress

Il programma del convertiplano AW609 TiltRotor di Leonardo si avvicina alle prove in presenza di ghiaccio. I recenti collaudi a terra e in volo, preliminari al proseguimento delle attività per la certificazione americana FAA, prevista nel 2018, permettono il passaggio alla fase successiva: prove in presenza di ghiaccio a Marquette, nel Michigan, entro quest’inverno. “I test sono finalizzati a permettere all’AW609 di volare in tali condizioni climatiche e di raggiungere standard operativi attualmente non previsti per nessun altro velivolo commerciale”, fa sapere Leonardo in una nota.

Difatti, il terzo prototipo dell’AW609, basato presso lo stabilimento Leonardo di Philadelphia, ha svolto per diverse settimane molteplici test a terra e, più recentemente, attività di volo che hanno permesso di verificare il regolare funzionamento dell’avionica e di tutti i sistemi. Il velivolo ha dunque già effettuato manovre basiche di volo stazionario e lungo percorsi predefiniti sull’aeroporto, conclusisi con atterraggi verticali. Nel corso dei prossimi voli, previsti a breve, il prototipo salirà a 4000 piedi (circa 1220 m) effettuando decolli e atterraggi corti sulla pista.

Nel frattempo, il quarto prototipo dell’AW609 si trova in linea di assemblaggio a Philadelphia e sarà utilizzato anche per facilitare la transizione verso la costruzione sulla stessa linea del primo velivolo di produzione, prevista nel 2018. Il convertiplano del costruttore italiano punta a rappresentare “un salto generazionale straordinario per il trasporto aereo”. Il velivolo infatti permette di volare in quota oltre i limiti imposti da condizioni meteo difficili e trasportando confortevolmente fino a nove passeggeri, o una combinazione di barelle e personale medico, in una cabina pressurizzata con prestazioni e velocità tipiche di un aeroplano turboelica ma mantenendo allo stesso tempo le capacità di decollo e atterraggio verticali dell’elicottero. “Clienti di tutto il mondo hanno espresso interesse per l’acquisto di quasi 60 unità”, fa sapere il Gruppo di Piazza Monte Grappa. Tra questi il governo degli Emirati Arabi Uniti, che prevede di riceverne tre. Esistono inoltre accordi di collaborazione con grandi operatori globali come Bristow Group e Era Group per lo sviluppo rispettivamente di varianti offshore e di soccorso medicale.

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